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Gallipoli

Droga, bombe da mortaio ed esplosivi nell’ex convento dei Cappuccini: due arresti e una denuncia

Operazione della Polizia di Stato nel complesso di corso Italia: sequestrati stupefacenti, materiale per lo spaccio e ordigni artigianali

L'esplosivo sequestrato dalla Polizia di Stato di Gallipoli

L'esplosivo sequestrato dalla Polizia di Stato di Gallipoli

GALLIPOLI - Nuovo blitz della Polizia di Stato all’interno dell’ex convento dei Frati Cappuccini in corso Italia, da tempo al centro di indagini per spaccio di droga. L’operazione condotta ieri ha portato a due arresti, una denuncia a piede libero e una segnalazione al Prefetto.

Gli agenti, dopo una serie di osservazioni che avevano documentato continui movimenti di persone note come consumatori di sostanze stupefacenti, hanno fatto irruzione in tre abitazioni del complesso, con il supporto del Commissariato di Taurisano e di un’unità cinofila della Guardia di Finanza.

La droga sequestrata dalla Polizia di Stato

Nella prima perquisizione, effettuata in una rimessa annessa alla casa di una coppia di coniugi, un uomo di 52 anni già noto alle forze dell’ordine e una donna di 44 anni, sono stati rinvenuti circa 700 grammi di droga: 200 grammi di cocaina suddivisi in 60 dosi e 5 pietre allo stato puro, 499 grammi di hashish confezionati in panetti e 2 grammi di marijuana. Con la sostanza anche materiale per il confezionamento, tra cui coltelli, un bilancino di precisione e bustine di cellophane. Per i due è scattato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio: l’uomo è stato condotto in carcere, la donna posta ai domiciliari.

Nella seconda abitazione controllata, un 48enne del posto è stato trovato in possesso di 4,6 grammi di hashish. Per lui è scattata la segnalazione al Prefetto ai sensi dell’articolo 75 del DPR 309/1990.

Ben più delicata la terza perquisizione, che ha riguardato un 34enne di Nardò, già noto alle forze dell’ordine. Nella sua disponibilità sono stati scoperti tre colpi da mortaio calibro 80, tre bombe carta e un grosso petardo. Vista la pericolosità del materiale, è stato richiesto l’intervento degli artificieri della Polizia di Brindisi, che hanno messo in sicurezza gli ordigni per la successiva distruzione. L’uomo è stato denunciato per detenzione abusiva di materiale esplodente.

Il complesso dell’ex convento, già in passato teatro di numerosi sequestri e arresti, si conferma una delle aree più sensibili della città. Le autorità giudiziarie stanno ora valutando l’applicazione di misure di prevenzione personali nei confronti dei soggetti coinvolti.

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