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Taranto

"Droni anche sull’Eni a meno di 24 ore dopo quelli sull’ex Ilva"

L’allarme di Luciano Manna: «Siti strategici privi di sistemi di sicurezza». L’ambientalista tarantino denuncia nuovi sorvoli a ridosso del polo industriale

Droni sull'Ilva e sull'Eni a Taranto, la denuncia di VeraLeaks

Droni sull'Ilva e sull'Eni a Taranto, la denuncia di VeraLeaks

TARANTO - L’attenzione resta alta sul polo industriale tarantino dopo gli avvistamenti di droni sull’ex Ilva e sulla raffineria Eni, registrati a distanza di meno di 24 ore l’uno dall’altro. A denunciarlo è Luciano Manna, fondatore di VeraLeaks, che parla di episodi preoccupanti per l’assenza di sistemi di sicurezza in grado di individuare e bloccare tali intrusioni aeree.

Secondo quanto riferito, la sera di venerdì 19 settembre, gli uomini della vigilanza in servizio nello stabilimento ex Ilva avrebbero notato quattro droni sorvolare le aree delle acciaierie e la zona di Gestione Rottami Ferrosi. Già nella mattinata dello stesso giorno erano stati segnalati movimenti simili, inizialmente sottovalutati. Le caratteristiche dei velivoli e la manovra di fuga hanno fatto pensare a un pilotaggio professionale, ben lontano dall’uso di semplici dispositivi amatoriali.

La sera successiva, sabato 20 settembre, altri droni dalle stesse caratteristiche sarebbero stati visti in volo sulla raffineria Eni, situata a poche centinaia di metri dal siderurgico. Un’azione che, secondo Manna, dimostra la determinazione o la volontà di attirare nuovamente l’attenzione dopo il clamore mediatico del giorno precedente.

Il fondatore di VeraLeaks sottolinea inoltre la coincidenza temporale con le notizie su analoghi episodi verificatisi negli aeroporti di Oslo e Copenaghen, dove la presenza di droni ha causato il blocco dei traffici aerei. Resta aperto l’interrogativo se vi sia un collegamento o se si tratti soltanto di una coincidenza sfruttata mediaticamente per accendere i riflettori sullo stabilimento tarantino.

Nonostante le denunce depositate in Procura e all’Enac, al momento le indagini non hanno portato ad alcun risultato concreto. I droni avrebbero fatto perdere le proprie tracce senza che fosse possibile stabilire se siano decollati dalla terra o dal mare. La certezza, conclude Manna, è che il polo industriale tarantino si conferma un sito sensibile e strategico privo di adeguati sistemi di difesa, con la necessità urgente di interventi per rafforzare i livelli di sicurezza.

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