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Taranto

Autorità Portuale e Confindustria, il vertice

Una delegazione di imprese di Confindustria Taranto guidata dal Presidente Salvatore Toma ha incontrato stamani al Porto il Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale Giovanni Gugliotti

L'incontro

L'incontro

Un dialogo che si avvia per diventare confronto permanente fra Confindustria e l’Autorità di Sistema Portuale di Taranto. E’ questa la prospettiva emersa stamani a seguito della visita al Porto di Taranto da parte di un’ampia delegazione di imprese di Confindustria Taranto, guidate dal Presidente Salvatore Toma, per un “tour” conoscitivo delle peculiarità e delle straordinarie potenzialità dello scalo jonico, al momento logisticamente attrezzato e digitalizzato, unico in Italia ad ospitare la produzione della pala eolica più grande del mondo, forte di più di 13mila metri di banchine e di un raccordo ferroviario che lo collega alla dorsale adriatica Bari-Bologna e alle direttrici per Potenza-Napoli, Brindisi-Lecce e Reggio Calabria, che consente al traffico merci di raggiungere un celere trasferimento fra il porto e la ferrovia.

Al termine della visita, fortemente voluta dallo stesso Presidente Toma e da Antonio Mantua, Presidente della Sezione Marittimi Portuali e Trasporti, i partecipanti hanno incontrato il Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale Giovanni Gugliotti.

Diverse le istanze avanzate dalla platea, molto diversificata, degli imprenditori presenti: prima fra tutte, la necessità – concetto più volte espresso proprio dal vertice degli industriali – di porre fine al “corto circuito” dei veti incrociati che, in virtù di tutele di carattere ambientale, spesso “ingessano” le procedure portuali, come quello, oramai atavico, del temporaneo stoccaggio delle merci rinfuse sulle banchine, a Taranto non autorizzato, con i conseguenti riflessi di segno negativo che questo comporta: i clienti, anche esteri, si rivolgono infatti ai porti vicini dove le “rinfuse” possono essere stoccate, determinando un decremento degli approdi in un momento in cui si registra un calo di tutte le attività che va a costituire un ulteriore nocumento alla economia complessiva portuale. A questi aspetti si aggiungono quelli più trasversali della grande industria, che vedono ancora al centro del dibattito l’adozione della nave rigassificatrice per i processi di decarbonizzazione, considerata per gli industriali un’opportunità che non mette in discussione la salvaguardia dell’ambiente; l’enorme potenzialità delle aree retroportuali e, in senso più complessivo, i temi legati alla competitività del porto tarantino e quindi ai costi, considerati onerosi rispetto ad altri scali e che tornano ricorrentemente a costituire oggetto di dibattito.

Il Commissario Gugliotti ha illustrato le grandi linee operative sulle quali si muove lo scalo jonico, con una vocazione industriale che nel tempo si è andata diversificando fino a contemplare l’eolico off shore, il terminal crocieristico, la cantieristica navale e ovviamente il traffico dei container. Aspetti questi che, messi assieme, potranno concorrere, con un lavoro di squadra, a fare dello scalo jonico un porto competitivo nello scacchiere nazionale e internazionale. Al termine dell’incontro, il Commissario ha auspicato un confronto costante con Confindustria Taranto - proposta che il Presidente Toma ha accolto con particolare favore - al fine di raccogliere istanze e suggerimenti, proponendo una serie di incontri da programmare nel tempo.

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