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Spinazzola ricorda Antonio Cicorella a 30 anni dalla scomparsa

Due giornate di preghiera e riflessione per celebrare l’eredità del fondatore di Casa Michele, rimasta simbolo di speranza ma mai utilizzata come centro di accoglienza

Il Centro di Prima Accoglienza Antonio Cicorella a Spinazzola

Il Centro di Prima Accoglienza Antonio Cicorella a Spinazzola

SPINAZZOLA - Trent’anni fa Spinazzola salutava per sempre Antonio Cicorella, nato ad Altamura il 9 maggio 1960 e scomparso il 27 settembre 1995. Fondatore dell’Associazione Insieme e anima del Centro di Accoglienza Casa Michele, Cicorella seppe trasformare l’ex Lazzaretto comunale, allora un edificio fatiscente, in un punto di riferimento per il recupero dei tossicodipendenti.

La sua vita, segnata da una profonda fede, divenne una testimonianza concreta di come la sofferenza personale potesse essere convertita in impegno verso gli altri. Rientrato nel 1991 dalla Comunità Incontro di don Pierino Gelmini, Antonio non nascose la consapevolezza del male incurabile che lo stava consumando. Nonostante ciò, tra il 1992 e il 1995 riuscì a sostenere e salvare 110 ragazzi, restituendo loro dignità e libertà. Per molti fu non solo una guida, ma un fratello capace di incarnare il Vangelo nella quotidianità.

La comunità lo ricorda come un autentico “maestro di vita”, un uomo che non esitò a donarsi fino in fondo, fedele alla propria vocazione cristiana e al servizio della collettività. La sua eredità resta viva ancora oggi, anche se il centro che porta il suo nome non ha mai avuto piena operatività.

Nel 2016, su decisione dell’amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Nicola Di Tullio e dal vicesindaco Pinuccio Blasi, con il via libera della Società di Storia Patria per la Puglia e il decreto prefettizio firmato da Clara Minerva nel 2014, una via cittadina e l’ex Lazzaretto furono intitolati ad Antonio Cicorella. L’edificio, ristrutturato e attrezzato con un investimento di 450 mila euro, avrebbe dovuto diventare il Centro di Pronta Accoglienza “Antonio Cicorella”. Ma quella struttura non è mai stata messa in funzione, restando un simbolo sospeso tra passato e presente.

Per mantenere viva la memoria, le parrocchie di San Pietro Apostolo e della SS. Annunziata hanno organizzato due giornate di preghiera e riflessione. Sabato 27 settembre alle 18.30, nel Santuario Maria SS. del Bosco, sarà celebrata una messa presieduta da don Michele Lorusso. Domenica 28 settembre alle 17, nella sala Aurora Salomone della parrocchia SS. Annunziata, si terrà un incontro con gli interventi di Cosimo Forina, già presidente dell’Associazione Insieme, dell’avvocato Michele D’Ercole, ex sindaco di Spinazzola, di Pinuccio Blasi, già assessore ai servizi sociali, e dell’avvocato Lino Di Noia, vicepresidente della Provincia BAT.

Nel corso dell’appuntamento prenderanno la parola anche quanti hanno condiviso con Cicorella l’esperienza di Casa Michele. Le conclusioni saranno affidate a don Michele Lorusso e a fra Javier Mora. L’intera comunità è invitata a partecipare per rendere omaggio a un uomo che, con coraggio e gratuità, ha fatto della propria esistenza un dono lasciando un segno indelebile di speranza e riscatto.

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