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La storia
21 Settembre 2025 - 07:29
Il Pci visto dalla Cia e dal suo interno
Dopo diversi anni mi sono dovuto recare a Perugia per presentare, l’altro ieri sera, il mio ultimo libro ("Il Pci visto dalla Cia e dal suo interno", edito da Amazon, ndr).
La prima cosa che ho fatto è stata quella di cercare un treno da Roma visto che la distanza da percorrere è di soli 135 Km e non volevo usare l’auto. Quando sono andato sul sito delle Ferrovie sono rimasto basito! Infatti, prima del prezzo, ho scoperto che il tragitto viene percorso in tre ore (Sic!). Dividendo i 135 Km per 3 ore fa una media di appena 45 Km orari e con una tariffa media di circa 16 euro.
All’inizio pensavo di sognare invece no, era tutto vero e reale. Assurdo, ma tristemente ed amaramente vero.
A quel punto ho cercato un’alternativa con i pullman della Flixbus sempre da Roma per Perugia, risultato allo stesso livello delle ferrovie italiane tempo di percorrenza 2 ore e mezza mediamente e prezzo intorno ai 23 euro. Anche col bus un costo alto ed un tempo enorme. A quel punto ho dovuto ripiegare sulla mia auto. Anche qui le cose non sono andate bene perché nel tratto autostradale fra Roma nord ed Orte la A1 è in condizioni negative e costa anche parecchio. Sia all’andata che al ritorno da Orte fino a Perugia e viceversa ho trovato un’infinità di lavori in corso di ogni genere con molte riduzioni di carreggiata che aumentano i tempi di percorrenza ed il rischio di incidenti. Altro aspetto molto negativo la segnaletica verticale che induce ad errori e probabili multe.
Primo aspetto: i cartelli verticali che indicano i limiti di velocità sono molteplici e il guidatore viene sollecitato in modo estroverso e per niente funzionale; infatti, i limiti di velocità cambiano in continuazione mentre vai a 90 improvvisamente sullo stesso tratto la velocità imposta scende a 70 e anche a 40 in un frenetico e continuo alternarsi. Improvvisamente non si sa più quale sia la velocità che puoi tenere quando si intravedono alcuni segnali sbiaditi in un grigio semi invisibile che ti dice che è terminato il limite di 90 Kmh senza indicarti nessun nuovo limite. E poi ripiglia il tourbillon 40, 70 e 90.
Mi appello ai tre senatori eletti in Umbria 2 di centrodestra ed uno di centrosinistra e agli altri eletti alla Camera affinchè si impegnino, al di là degli schieramenti di appartenenza, affinchè un piano dei trasporti adeguati al 21° secolo riagganci Perugia e l’intera Umbria all’Italia tutta.
Non è pensabile che per percorrere via ferroviaria Milano a Napoli con l’alta velocità si impieghi poco più del tempo per collegare Roma a Perugia.
Tutto ciò svilisce ma, soprattutto, esclude la bella terra umbra da ipotesi di crescita e sviluppo.
Lasciare, per un po' di tempo, le liti da comari che sempre più spesso li impegnano in televisione e nelle piazze e cercare di pensare a costruire qualcosa di utile, concreto e fortemente necessario per la terra che dovrebbero rappresentare in tutte le sedi istituzionali.
Una maggiore concretezza permetterebbe di iniziare, forse, un recupero di cittadini che vanno a votare essendo, ormai, giunti ad una percentuale bassissima di elettori. Infatti alle ultime elezioni politiche del 2022 c’è andato appena un elettore su due.
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