Cerca

Cerca

Bari

Sopralluogo in piazza San Pietro: il sindaco con la nuova Soprintendente e Tresoldi

Vito Leccese ha incontrato Francesca Romana Paolillo durante la visita al sito arecheologico che sarà valorizzato con un’installazione monumentale dell’artista. Un progetto che intreccia tutela storica e visione contemporanea

Il sopralluogo sul cantiere di piazza San Pietro a Bari

Il sopralluogo sul cantiere di piazza San Pietro a Bari

BARI - Venerdì mattina il sindaco Vito Leccese ha accompagnato la nuova dirigente della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari, Francesca Romana Paolillo, in un sopralluogo nell’area archeologica di piazza San Pietro, dove è in corso il cantiere di recupero. Con loro l’artista Edoardo Tresoldi, che sta realizzando un’installazione monumentale destinata a caratterizzare l’intervento di valorizzazione.

Il sindaco ha visitato i lavori in corso e discusso con la Soprintendente delle prospettive di un sito che, nelle sue parole, è destinato a diventare «una delle mete culturali più importanti del Sud Italia». Leccese ha sottolineato come l’opera di Tresoldi rappresenti «un pezzo di storia ricostruito con una visione moderna», evidenziando il contributo del Ministero della Cultura e della Soprintendenza a un progetto che vuole essere anche intervento sociale e identitario per la città.

Paolillo, alla sua prima visita ufficiale, ha espresso apprezzamento per il lavoro avviato: «I prossimi mesi saranno fondamentali. Grazie a questo progetto cittadini e visitatori potranno conoscere le radici storiche di Bari e la complessità della stratificazione archeologica di piazza San Pietro».

L’installazione si inserisce nel più ampio programma di valorizzazione dell’area di San Pietro e del Museo di Santa Scolastica, promosso dal Ministero della Cultura e coordinato dal Segretariato regionale per la Puglia con fondi europei. Il progetto mira a restituire piena leggibilità alle stratificazioni emerse, a partire dall’Età del Bronzo, attraverso percorsi di visita attrezzati, illuminazione, servizi e l’opera di Tresoldi, che renderà percepibili i volumi degli edifici sacri medievali scomparsi.

Il sito, collocato all’estremità settentrionale della città vecchia, ha una storia lunga e complessa. I primi scavi risalgono al 1912, condotti da Michele Gervasio, allora direttore del Museo archeologico provinciale, durante la costruzione di un padiglione dell’Ospedale Consorziale. Dopo la demolizione dell’edificio nel 1969, nuove campagne furono avviate negli anni 1984 e 1986 da Nino Lavermicocca della Soprintendenza, confermando molte intuizioni precedenti. Ulteriori ricerche furono condotte nel 2005 e nel 2012, quando si valutò l’ipotesi – poi accantonata – di costruire una nuova ala del Museo archeologico.

Le indagini hanno documentato un insediamento dell’Età del Bronzo, il più antico della città, e la successiva continuità di abitato fino all’epoca romana. Di grande valore i reperti rinvenuti, tra cui un anello d’oro con gemma incisa. Maggior rilievo hanno però le strutture medievali: la chiesa di San Pietro Maggiore, datata al XII secolo, tra le più grandi di Bari, e le successive modifiche seicentesche, che introdussero una pianta ad aula unica con campanile, allora il più alto della città.

Dal convento francescano al Liceo Cirillo, fino all’Ospedale consorziale, il sito ha attraversato secoli di trasformazioni, fino alla demolizione novecentesca e all’attuale progetto di recupero. Oggi, grazie al lavoro congiunto delle istituzioni, l’area si prepara a diventare un nuovo polo di cultura e memoria per la città di Bari.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori