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Bari

Cinema e audiovisivo, “Settore fermo dal 2024, servono subito nuovi bandi”

CNA Puglia lancia l’allarme e denuncia lo stallo delle politiche regionali che rischia di compromettere credibilità e occupazione

Un set cinematografico

Un set cinematografico

BARI - A distanza di quattro anni dal lancio di un promo che salutava il ritorno a scuola degli studenti pugliesi mostrando loro le prospettive occupazionali del settore audiovisivo, CNA Cinema e Audiovisivo Puglia ha deciso di riproporre quello stesso messaggio. Allora, grazie agli investimenti regionali e alle competenze locali, la filiera cinematografica e audiovisiva viveva una stagione di forte crescita; oggi, invece, il comparto denuncia una fase di grave incertezza.

L’associazione ricorda che in passato la Puglia era considerata un modello nazionale, capace di coniugare politiche lungimiranti e sostegno concreto alla produzione. Allora si chiedeva alla Regione di ampliare gli strumenti di supporto, promuovere un coordinamento tra cultura, formazione e sviluppo economico, e incentivare la creazione di contenuti originali, non soltanto l’attrazione di produzioni dall’esterno.

Oggi lo scenario appare radicalmente diverso. Dal febbraio 2024 non è stato pubblicato alcun nuovo avviso e non si intravedono bandi per le annualità 2025 e 2026. Secondo CNA, questo immobilismo rischia di compromettere la credibilità della Puglia agli occhi dei player nazionali e internazionali, minando l’autorevolezza costruita negli anni. L’assenza di programmazione comporta anche perdite economiche rilevanti, considerando che ogni euro investito nel settore genera un ritorno di circa quattro volte sul territorio.

Le conseguenze non riguardano solo le imprese: a farne le spese è anche il capitale umano. Molti professionisti del settore, formati in Puglia, sono costretti a cambiare mestiere o a trasferirsi altrove. Una dispersione che rischia di cancellare anni di lavoro e investimenti.

Da qui l’appello: pubblicare subito un nuovo avviso pubblico, basato sul bando già esistente e utilizzando le risorse individuate, prima che le attività amministrative entrino nella fase preelettorale. CNA chiede stabilità, trasparenza ed efficienza nella gestione delle risorse, garantendo agli operatori la possibilità di programmare.

L’associazione ribadisce la propria disponibilità a collaborare nella definizione di un nuovo bando per il 2026, ma sottolinea l’urgenza di intervenire subito per evitare che il prossimo anno si trasformi in un ulteriore periodo di sofferenza per il comparto.

Il messaggio è rivolto anche ai giovani studenti che stanno intraprendendo un percorso formativo nel cinema e nell’audiovisivo, ragazzi che fino a pochi anni fa potevano immaginare un futuro professionale in Puglia e che oggi rischiano di non trovare più prospettive.

La Puglia non può permettersi di disperdere il capitale umano ed economico accumulato – avverte CNA –. È tempo di restituire al settore continuità, visione e opportunità concrete”.

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