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Bari

Stop all'abbandono dei rifiuti, piano straordinario per le strade metropolitane

Approvato l’Accordo Quadro da 5,7 milioni. Vito Leccese: “Un percorso di civiltà e responsabilità condiviso con i Comuni”

Abbandono illecito di rifiuti a Martina Franca

Abbandono illecito di rifiuti - archivio

BARI - La Città Metropolitana di Bari ha dato il via libera a un Accordo Quadro quadriennale per la manutenzione e il risanamento ambientale della rete viaria di competenza, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale e restituire decoro al territorio.

Il provvedimento interessa un’estensione complessiva di circa 1.700 chilometri di strade e prevede il taglio dell’erba, la rimozione della vegetazione secca e l’eliminazione dei rifiuti abbandonati. Gli interventi si basano su una ricognizione del Servizio Pianificazione Territoriale, Demanio, Mobilità e Viabilità, oltre che sulle segnalazioni provenienti dai Comuni.

L’Accordo è stato suddiviso in 6 lotti territoriali, che regolano i futuri affidamenti dei contratti attuativi, con una spesa complessiva stimata in 5,7 milioni di euro. L’iniziativa rientra nel piano straordinario contro l’abbandono dei rifiuti lungo le provinciali, un fenomeno che rappresenta un rischio ambientale e un danno d’immagine per il turismo.

A sostenere il progetto è il sindaco metropolitano Vito Leccese, che ha sottolineato la volontà di coniugare interventi pratici e prevenzione strutturale. “Stiamo costruendo un percorso di civiltà e responsabilità condiviso con i Comuni – ha dichiarato –. Solo attraverso questa collaborazione sarà possibile garantire strade più sicure, tutelare l’ambiente e migliorare la qualità della vita dei cittadini”.

Il piano, condiviso con i 41 Comuni e con gli ARO territoriali, prevede non solo pulizie straordinarie ma anche un rafforzamento delle attività di controllo. La Polizia metropolitana ha già potenziato la sorveglianza con un sistema digitale integrato: fototrappole mobili, droni e nuove tecnologie permettono di individuare in tempo reale chi abbandona i rifiuti e di intervenire con maggiore tempestività.

Leccese ha ribadito che l’Accordo Quadro non rappresenta solo un provvedimento tecnico, ma un investimento che guarda al medio e lungo periodo: “La gestione sostenibile del territorio è la condizione per lo sviluppo economico e sociale della nostra area metropolitana. Prevenzione e controlli severi devono andare di pari passo con un cambiamento culturale, fondato sulla responsabilità individuale e collettiva”.

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