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Taranto

Frode fiscale e crediti fittizi: sequestro da 3,4 milioni. Chiesti 6 arresti per la gestione dei rifiuti

Operazione della Guardia di Finanza su decreto del Gip. Indagati una srl, imprenditori e consulenti. Fatture false per oltre 9 milioni e crediti Industria 4.0 e Cim per più di 700 mila euro

La Guardia di Finanza a Taranto

La Guardia di Finanza a Taranto

TARANTO - Oggi, martedì 16 settembre, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Taranto hanno eseguito un sequestro preventivo disposto dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Taranto, su richiesta della Procura ionica. Il provvedimento riguarda una società a responsabilità limitata e un gruppo di imprenditori e consulenti indagati per frode fiscale e truffa aggravata. Per alcuni di loro l’autorità giudiziaria ipotizza anche un vincolo associativo.

Il sequestro rappresenta l’esito di un’indagine delegata dalla Procura di Taranto su un presunto sodalizio attivo nella provincia. Secondo gli accertamenti, con la complicità di imprenditori, intermediari e consulenti, sarebbero state utilizzate fatture per operazioni inesistenti per un valore complessivo oltre 9 milioni di euro, emesse da cosiddette cartiere. Lo schema avrebbe consentito a tre srl operanti nella raccolta e trasformazione dei rifiuti, poi confluite in un’unica azienda, di evadere tra il 2017 e il 2022 Iva e imposte dirette, generando al contempo crediti di imposta fittizi. Tra questi, crediti Industria 4.0 finanziati con risorse del Pnrr e crediti per investimenti nel Mezzogiorno Cim, per un valore complessivo oltre 700 mila euro.

Gli approfondimenti delle Fiamme Gialle, coordinati dall’autorità inquirente, hanno raccolto gravi elementi indiziari in relazione ai reati ipotizzati. Sulla base del quadro ricostruito, il Gip ha ordinato il sequestro preventivo, anche per equivalente, di beni e disponibilità finanziarie riconducibili alla società e ad altri indagati fino alla concorrenza di oltre 3,4 milioni di euro, ritenuti profitto dei reati contestati.

Contestualmente è stato emesso un decreto di interrogatorio preventivo nei confronti di 6 indagati per i quali la Procura ha avanzato richiesta di misure cautelari personali

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