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Giustizia, sciopero dei precari Pnrr: presidio davanti alla Prefettura

Fino alle 13 la protesta promossa da Fp Cgil. «Mancano 35.000 unità al Ministero, senza i 12.000 precari il sistema non regge». Chieste stabilizzazioni e un piano straordinario di assunzioni

presidio davanti alla Prefettura

Il presidio davanti alla Prefettura di Bari

BARI - È partito questa mattina alle 10, in piazza Prefettura a Bari, il presidio nell’ambito dello sciopero dei precari Pnrr della Giustizia indetto da FP Cgil, con conclusione prevista alle 13. La mobilitazione riporta al centro il destino del personale assunto con procedure straordinarie sui fondi del PNRR, per il quale a giugno 2026 il Governo prevede la cessazione di gran parte dei contratti.

Il presidio davanti alla Prefettura di Bari

Nel volantino della protesta si sottolinea che «la giustizia è al collasso»: le carenze di organico metterebbero a rischio tribunali e corti d’appello, con carichi di lavoro destinati a crescere per il personale di ruolo e tempi ancora più lenti per i procedimenti.

Luigi Lonigro, segretario generale della Funzione Pubblica Pugliese, evidenzia una carenza strutturale al Ministero della Giustizia stimata in 35.000 unità, al netto dei 12.000 lavoratori precari reclutati con i fondi PNRR. «Senza il loro contributo quotidiano non sarebbe stato possibile garantire efficacia ed efficienza delle funzioni fondamentali», afferma, ricordando il ruolo di questo personale nella riduzione dell’arretrato e nell’innovazione digitale e organizzativa, con impiego in tutte le fasi produttive dell’amministrazione.

Il presidio davanti alla Prefettura di Bari

Nonostante l’impegno e i risultati conseguiti, Lonigro rileva che non esiste alcuna garanzia di stabilizzazione. «È inaccettabile che, a fronte di un fabbisogno strutturale, non si prevedano risorse e strumenti per dare continuità a chi si è dimostrato indispensabile», conclude.

Sostegno pieno arriva dalla Cgil Puglia. Gigia Bucci, segretaria generale regionale, parla di «paradosso di uno Stato datore di lavoro precario», critico con un Governo che interviene sull’autonomia dei magistrati, caposaldo costituzionale, mentre la carenza di personale attraversa l’intera Pubblica Amministrazione, dai ministeri agli enti locali. Le ricadute, sottolinea, sono minori servizi ai cittadini, ancor più gravi quando riguardano l’organizzazione degli uffici giudiziari. Per questo la Cgil chiede risorse per un piano straordinario di assunzioni nella PA, a partire dalla stabilizzazione dei precari, e conferma la presenza in piazza il 16 settembre accanto alla FP.

Il presidio davanti alla Prefettura di Bari

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