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Taranto

"In Puglia salari falcidiati dall’inflazione, potere d’acquisto giù del 9,1%”

I parlamentari del Movimento 5 Stelle Turco e Donno: “No al salario minimo e politiche economiche sbagliate, i cittadini costretti a rinunce. La nostra campagna elettorale punterà su lavoro dignitoso e lotta alla povertà”

Soldi

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TARANTO - Un campanello d’allarme che non può più essere ignorato. Con queste parole i parlamentari del Movimento 5 Stelle, Mario Turco e Leonardo Donno, commentano i dati diffusi dal nuovo Geography Index dell’Osservatorio Job Pricing, che fotografa le retribuzioni dei dipendenti del settore privato a livello regionale e provinciale.

Il rapporto evidenzia per la Puglia una perdita del potere d’acquisto del 9,1%, effetto diretto dell’aumento dei prezzi a fronte di salari stagnanti. “A subire le conseguenze – sottolineano i rappresentanti M5S – sono famiglie, lavoratori e cittadini costretti a rinunciare sempre di più pur di far fronte al caro vita”.

Secondo Turco e Donno, la responsabilità ricade su un governo che ha detto no al salario minimo e non ha adottato misure efficaci per contrastare il caro bollette e l’inflazione. “Il provvedimento sul fiscal drag, da noi proposto, è ancora fermo in Senato – osservano – mentre le politiche di investimento continuano a puntare su settori maturi, a basso valore aggiunto, incapaci di redistribuire ricchezza”.

Il Movimento 5 Stelle annuncia che nella prossima campagna elettorale in Puglia i temi centrali saranno investimenti mirati, sostegno alle imprese, formazione di qualità, lavoro dignitoso e lotta alla povertà. “Non bastano le parole – concludono – ora la politica deve dare risposte concrete a cittadini e imprese, mettendo in campo misure efficaci e immediate”.

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