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Premio Pio La Torre, riconoscimento speciale a Lucia La Penna della Flai Cgil Taranto

La segretaria generale premiata per l’impegno contro sfruttamento e caporalato. A consegnarle la menzione è stata Rosy Bindi, davanti al leader della Cgil Maurizio Landini

Lucia La Penna ritira la menzione speciale del Premio Pio La Torre  a Bologna

Lucia La Penna ritira la menzione speciale del Premio Pio La Torre a Bologna

TARANTO - La Cgil Puglia ha annunciato con orgoglio il conferimento di una menzione speciale del Premio Pio La Torre a Lucia La Penna, segretaria generale della Flai Cgil di Taranto, per l’attività svolta in prima linea contro sfruttamento lavorativo, caporalato e illegalità diffusa nei settori più esposti della produzione agricola e non solo.

Il riconoscimento è stato consegnato nella mattinata di ieri a Bologna, nel corso della IX edizione del Premio Pio La Torre, promosso da Avviso Pubblico, Cgil nazionale e Federazione nazionale della Stampa italiana. La cerimonia ha riunito figure impegnate nella difesa della legalità, dal mondo sindacale alle amministrazioni locali, passando per dipendenti pubblici e giornalisti. L’obiettivo dell’iniziativa è premiare esperienze considerate di alto valore civile e politico, capaci di testimoniare impegno concreto nella lotta alle mafie, alla corruzione e nell’affermazione di una cultura della responsabilità.

La Penna ha ricevuto il premio dalle mani di Rosy Bindi, già presidente della Commissione parlamentare Antimafia, alla presenza del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Un passaggio che, nelle parole della Cgil regionale, rappresenta un momento di forte riconoscimento collettivo.

Questo premio rende tutta la Cgil Puglia orgogliosa e conferma il valore dell’impegno quotidiano di tante compagne e compagni, e in particolare di una dirigente come Lucia La Penna, che difende lavoratori e lavoratrici in settori dove lo sfruttamento e il caporalato assumono persino i contorni della neo schiavitù” ha dichiarato Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Puglia. Ha poi ribadito come per l’organizzazione “la legalità rappresenti la base imprescindibile di uno sviluppo sostenibile” e che, nel mercato del lavoro, questa si traduca nella “garanzia di diritti contrattuali e previdenziali esigibili”.

La Penna, prendendo la parola, ha voluto dedicare la menzione “a tutte quelle lavoratrici e quei lavoratori che hanno pagato con la vita il prezzo dello sfruttamento e del caporalato”. Ha ricordato che il suo impegno è stato sempre sostenuto dalla Cgil pugliese, dalla Flai regionale e dal dipartimento legalità, povertà e antifascismo, oltre che dalla Cgil di Taranto. Un lavoro, ha aggiunto, reso possibile dalla costante presenza di compagne e compagni delegati e delegate sociali: “Sono loro ad accompagnarmi ogni giorno in questa lotta, attraverso il sindacato di strada e di campo, che rappresenta il cuore del nostro modo di stare accanto alle persone”.

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