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Bari

Riorganizzazione di Amgas e Retegas: al via il percorso verso la separazione delle attività

Il Comune avvia la fase di confronto online sul progetto di riassetto delle società partecipate che operano nella distribuzione e vendita del gas. La scadenza per l’invio dei contributi è fissata al 27 ottobre

La sede di Amgas Bari

La sede di Amgas Bari

BARI - È stata aperta sul portale istituzionale del Comune la consultazione pubblica sullo schema di deliberazione per la riorganizzazione delle società partecipate Amgas S.r.l. e Retegas Bari, entrambe controllate al 100% dall’amministrazione cittadina. L’iniziativa, approvata con delibera di Giunta, rientra nel quadro normativo del decreto legislativo 175/2016 e punta a garantire la partecipazione consapevole di cittadini, imprese e stakeholder.

La riorganizzazione nasce dall’esigenza di rispettare gli obblighi di unbundling, cioè la separazione amministrativa e contabile imposta dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) per i soggetti che operano nei settori energetici.

Il progetto elaborato dai Consigli di amministrazione prevede due passaggi. Nella prima fase si procederà alla scissione di Retegas Bari in due società interamente partecipate dal Comune: una resterà dedicata alla distribuzione, l’altra – di nuova costituzione – deterrà il 100% delle quote di Amgas. Successivamente, la seconda società sarà fusa per incorporazione con Amgas S.r.l., attraverso una fusione inversa.

La riorganizzazione di Amgas e Retegas Bari è indispensabile per rispettare le prescrizioni dell’ARERA, che richiedono la separazione tra distribuzione e vendita del gas – ha spiegato l’assessore ai Controlli, Legalità, Trasparenza e Antimafia sociale Nicola Grasso –. È un percorso imposto dalla normativa nazionale e volto a garantire maggiore efficienza e trasparenza nella gestione delle società pubbliche. Al termine è prevista la collocazione sul mercato di Amgas, che avverrà senza intaccare le garanzie occupazionali, tutelando i lavoratori e assicurando la continuità dei servizi. La priorità resta la salvaguardia dell’occupazione e il sostegno a un settore strategico per cittadini e imprese”.

Il Comune ha precisato che l’operazione non comporterà conferimenti di capitale né costi aggiuntivi per le casse pubbliche, risultando conforme ai vincoli dell’Unione Europea in materia di aiuti di Stato e ai principi di efficienza, efficacia ed economicità.

La consultazione è aperta ai cittadini maggiorenni, alle associazioni e a tutti i soggetti che potrebbero essere interessati dagli effetti della riorganizzazione. I contributi dovranno essere inviati esclusivamente tramite PEC all’indirizzo rip.controlli.comunebari@pec.rupar.puglia.it, utilizzando il modello predisposto, entro le 23:59 del 27 ottobre.

L’esito della consultazione, pur non vincolante, sarà riportato nella proposta di deliberazione destinata al Consiglio comunale. Tutti i dettagli, insieme agli allegati, sono disponibili sul sito istituzionale del Comune.

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