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L'ex Ilva

«Taranto e la sfida di una rinascita industriale metalmeccanica: tra ritardi e speranze di rilancio, l’immobilismo distrugge»

Dichiarazione congiunta del segretario nazionale Fim Cisl, Valerio D’Alò del Segretario Fim Cisl Taranto Brindisi, Biagio Prisciano

Acciaierie d'Italia

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"Taranto, città di contraddizioni e sfide, merita rispetto e attenzione. La nostra comunità, composta da cittadini, lavoratori e imprese, spera in un futuro di progresso e dignità, ma attualmente si trova di fronte a incertezze, blocchi e sfiducia, aggravate da anni di crisi e speranze tradite.

Da un lato, si promuove la rigenerazione economica attraverso un modello di industria ecosostenibile, che dovrebbe rappresentare il futuro più verde e giusto. Dall’altro, resistono resistenze e blocchi che ostacolano progetti fondamentali per la riconversione e la crescita dell’area.

Questa situazione si riflette nel recente passo indietro di Baku Steel dall’acquisto dell’ex Ilva, segno di un calo di interesse da parte degli investitori, aggravato dalle difficoltà interne alle aziende e dall’incertezza che avvolge la città.

L’Ilva versa in condizioni peggiorate, e il mancato avvio di investimenti strategici come la nave rigassificatrice, essenziale per il fabbisogno di gas del polo del Dri, ha ulteriormente allontanato lo sviluppo. Senza questa infrastruttura, nessuno investirà seriamente sull’ex Ilva, ostacolando il rilancio industriale e la credibilità di Taranto come centro di sviluppo sostenibile.

La cautela degli investitori si traduce anche in disinvestimenti e fuga di imprenditori, rallentando la ripresa e mettendo a rischio il futuro della città. La crisi si acuisce anche sul fronte istituzionale: l’amministrazione comunale, spesso divisa e frammentata, manca di una strategia unitaria sui dossier più importanti, alimentando smarrimento tra cittadini e lavoratori.

Negli anni, problemi come le bonifiche e l’accoglienza di investitori come Ferretti nel settore navale non sono stati affrontati adeguatamente, e la perdita di aziende storiche come la ex Belleli ha indebolito l’economia locale.

Noi, come rappresentanti dei lavoratori e sindacati, rivendichiamo che Taranto e i suoi abitanti meritano rispetto. L’industria è il cuore pulsante della comunità, il suo futuro e la sua dignità. Senza investimenti e uno sviluppo sostenibile, Taranto rischia di restare indietro, perdere speranza e opportunità di rinascita. È fondamentale che le istituzioni assumano responsabilità, mettendo al centro le esigenze di questa terra. È ora di agire con determinazione, superare le divisioni e lavorare insieme per un progetto condiviso di rilancio, che restituisca a Taranto il ruolo di protagonista nel panorama produttivo nazionale ed europeo.

La città, con le sue potenzialità e la sua storia, non può e non deve essere lasciata indietro. Solo con impegno comune, visione chiara e infrastrutture adeguate potremo ridare speranza e futuro a questa comunità, affinché Taranto possa riprendersi il suo ruolo di protagonista e riscoprire il suo valore".

Così una dichiarazione congiunta del segretario nazionale Fim Cisl, Valerio D’Alò del Segretario Fim Cisl Taranto Brindisi, Biagio Prisciano

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