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Il caso

Aggressione a Molfetta e vandalismo a Bisceglie, l’Anbg: “Colpita la cultura bandistica”

L’associazione nazionale delle bande da giro condanna i recenti episodi: un musicista picchiato durante la festa patronale e una cassarmonica danneggiata. Il presidente Grillo: “Serve una reazione collettiva, non basta più la solidarietà”

Bande in giro per la città nel giorno di Santa Cecilia (foto d'archivio)

Bande musicali - archivio

L'aggressione al musicista a Molfetta

MOLFETTA - Clima di indignazione nel mondo della musica popolare pugliese dopo i gravi episodi avvenuti a Molfetta e Bisceglie. A denunciarli è stata l’Associazione Nazionale Bande da Giro (Anbg), che ha espresso ferma condanna per quanto accaduto.

A Molfetta, durante i festeggiamenti patronali, un giovane musicista è stato aggredito mentre svolgeva il proprio lavoro. L’episodio, ripreso in un video che circola sui social, mostra il ragazzo colpito violentemente senza che nessuno intervenisse in sua difesa. Qualche giorno prima, a Bisceglie, un gruppo di minorenni aveva invece danneggiato la cassarmonica, altro simbolo della tradizione musicale locale.

“Si tratta di atti che hanno un filo conduttore comune: la mancanza di rispetto per la cultura, per le tradizioni e per le persone”, ha dichiarato il presidente dell’Anbg Benedetto Grillo, ricordando che l’associazione è impegnata proprio in questi giorni, dal 6 al 30 settembre, con il Festival Nazionale Bande ospitato a Molfetta.

Grillo ha sottolineato che l’indignazione, pur forte e sincera, non è sufficiente: “Ci troviamo davanti a una emergenza sociale e culturale. Colpire un musicista o distruggere una cassa armonica significa ridurre la musica bandistica a un intrattenimento da schernire, negandone il valore profondo”.

Per il presidente dell’Anbg è necessario un impegno condiviso. Da un lato auspica una condanna ufficiale del clero, coinvolto nella festa patronale, dall’altro invita il Comune di Molfetta a costituirsi parte civile per lanciare un messaggio chiaro a chi non conosce il confine tra libertà e libertinaggio.

“La musica bandistica – ha ribadito – con le sue bande, i suoi musicisti e le sue casse armoniche è un simbolo di bellezza, comunità e pace. Difenderla significa difendere la società stessa. È tempo di dire basta alla violenza e sì alla cultura”.

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