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Taranto

Licenziamento in Vestas, la protesta non si ferma: nuovo sciopero il 12 settembre

Fiom e Uilm annunciano un’altra giornata di mobilitazione dopo l’allontanamento di un lavoratore infortunato. I sindacati: “Decisione inaccettabile, va garantita la sicurezza”

Sciopero alla Vestas di Taranto

Sciopero alla Vestas di Taranto

TARANTO - La vertenza alla Vestas Blades si accende di nuove tensioni. Dopo l’assemblea in fabbrica dell’8 settembre e lo sciopero del 9, le segreterie provinciali di Fiom-Cgil e Uilm-Uil, insieme alle Rsu aziendali, hanno annunciato un’ulteriore iniziativa di protesta per venerdì 12 settembre.

La mobilitazione è scaturita dal licenziamento, avvenuto lo scorso 19 luglio, di un dipendente che aveva subito un infortunio di lieve entità a un arto. Una decisione definita “inaccettabile e incomprensibile” dai sindacati, che denunciano la scelta dell’azienda di colpire il lavoratore invece di affrontare le cause che hanno determinato l’incidente.

“Questo provvedimento crea un precedente pericoloso – hanno dichiarato le segreterie di Fiom e Uilm – perché rischia di trasformare la vittima in colpevole, anziché spingere a migliorare le condizioni di sicurezza”.

I sindacati ribadiscono che la priorità deve essere la tutela della salute in fabbrica, attraverso un confronto costante con le Rsu e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. “La sicurezza si costruisce con azioni concrete, non con i licenziamenti – hanno sottolineato – e continueremo a manifestare finché non sarà reintegrato il collega allontanato”.

Il braccio di ferro tra azienda e sindacati, dunque, è destinato a proseguire, con una nuova giornata di sciopero già fissata e l’intenzione dichiarata di non interrompere le azioni di lotta fino a quando non arriveranno risposte ritenute adeguate.

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