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Taranto

Confindustria apre al rigassificatore: “Sicurezza garantita e nuove opportunità per il porto”

Il presidente Toma e il settore marittimo portuale ribadiscono il sostegno all’insediamento della nave nel porto jonico: attese ricadute occupazionali e rilancio dei traffici commerciali

Salvatore Toma e Antonio Mantua

Salvatore Toma e Antonio Mantua

TARANTO - Il dibattito sull’arrivo della nave rigassificatrice nel porto di Taranto si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo settimane di confronti e posizioni contrapposte tra favorevoli e contrari, Confindustria Taranto sceglie di sostenere l’ipotesi dell’insediamento, considerandola non solo sicura ma anche strategica per la ripresa economica del territorio e per il percorso di decarbonizzazione del centro siderurgico.

“Abbiamo approfondito la questione con i nostri associati, in particolare con i raccomandatari e gli agenti marittimi – ha spiegato il presidente Salvatore Toma – e le ragioni a favore ci sono state illustrate in modo chiaro. Non emergono criticità legate alla sicurezza della nave. Al contrario, la sua operatività potrebbe determinare una ripresa significativa dei traffici portuali, con effetti positivi per l’intero indotto tecnico-nautico”.

Per Toma il tema va letto anche in chiave di attrattività del territorio. “Abbiamo il dovere di creare un clima favorevole agli investimenti, superando logiche di contrapposizione che finiscono per frenare il dialogo e lo sviluppo. Le posizioni di no preconcetto non aiutano né il confronto né la crescita. La nostra linea è quella di stimolare un dibattito costruttivo che consenta a Taranto di tornare ad essere polo di riferimento per gli investitori”.

A rafforzare la posizione di Confindustria arriva anche il contributo di Antonio Mantua, presidente della Sezione Marittimi Portuali e Trasporti. “L’insediamento della nave – ha sottolineato – rappresenterebbe un’occasione di rilancio straordinaria. L’arrivo di altre navi per il rifornimento genererebbe nuove opportunità lavorative, maggiori entrate per i servizi portuali e nuove prospettive per il comparto della logistica energetica. Non ci sono dubbi né sulla sicurezza dell’impianto né sulla portata delle ricadute economiche. Il nostro settore si è espresso in modo netto: questa è un’occasione che non può andare perduta”.

Mantua invita infine a superare contrapposizioni sterili e ad avviare un dialogo pragmatico. “Taranto ha bisogno di ragionare con logiche propositive, senza lasciarsi guidare da istinti irrazionali. Come Confindustria, sotto la guida del presidente Toma, ci impegneremo con iniziative concrete per favorire un confronto utile e lontano da pregiudizi, convinti che questa sia la strada più realistica e plausibile per il futuro della città e del porto”.

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