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Bari

Parco della Giustizia, ricorso al Tar delle imprese escluse

Il raggruppamento arrivato secondo contesta l’aggiudicazione a Barozzi: “Errori sulla valutazione tecnica e tempi più lunghi del nostro progetto”

Il progetto di Parco della Giustizia a Bari

Il progetto di Parco della Giustizia a Bari

BARI - Nuovo capitolo per il futuro Parco della Giustizia di Bari, una delle opere pubbliche più imponenti della regione. Il raggruppamento di imprese composto da Manelli, Debar, Guastamcchia, Itm e Coebo, classificatosi al secondo posto nella gara, ha presentato un ricorso al Tar contro l’aggiudicazione affidata allo studio Barozzi.

Secondo le imprese ricorrenti, la commissione avrebbe commesso un errore nella valutazione dell’offerta tecnica, in particolare per quanto riguarda le prestazioni energetiche del progetto. Nel ricorso vengono inoltre contestati i costi e i tempi di realizzazione, ritenuti più elevati rispetto a quelli indicati nella loro proposta.

La richiesta presentata al tribunale amministrativo prevede in primo luogo la sospensiva, per bloccare la stipula del contratto e fermare l’avvio della progettazione, passaggio che precede l’apertura dei cantieri. In prospettiva, le imprese puntano anche all’annullamento dell’aggiudicazione dell’opera, che ha un valore complessivo di oltre 300 milioni di euro, per ottenere l’affidamento in favore del loro raggruppamento.

Il contenzioso rischia dunque di rallentare l’avvio di un intervento strategico per la città, destinato a ridisegnare l’intero assetto della giustizia barese.

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