Cerca

Cerca

Bari

“Mobile Angel”: smartwatch salvavita per proteggere le donne dalla violenza

Il progetto sperimentale durerà 36 mesi: dispositivo collegato ai Carabinieri per interventi immediati in caso di pericolo

Sabato 25 novembre si celebra la Giornata contro la violenza sulle donne

Donne vittime di violenza

BARI - Un orologio intelligente per difendere la vita e la libertà delle donne. È questo il cuore di “Mobile Angel”, il nuovo progetto sperimentale promosso e finanziato dal Dipartimento Welfare della Regione Puglia, presentato questa mattina nella sede della Procura della Repubblica di Bari.

L’iniziativa, nata da un emendamento della consigliera regionale Lucia Parchitelli, prevede la distribuzione di smartwatch collegati in tempo reale alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Bari. In caso di emergenza, il dispositivo consente di lanciare un allarme immediato, attivando l’intervento delle forze dell’ordine.

Mobile Angel è un simbolo concreto della vicinanza della Regione alle donne che vivono in situazioni di rischio – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano –. Non si tratta solo di protezione fisica, ma di fiducia nelle istituzioni. Abbiamo costruito un’alleanza tra Regione, Magistratura, Forze dell’Ordine e centri antiviolenza. La posta in gioco è altissima: libertà, vita e dignità delle donne”.

Il progetto sarà operativo per 36 mesi nella provincia di Bari, con un investimento iniziale di 100.000 euro previsto dall’articolo 43 della Legge Regionale 37/2023. L’obiettivo è testare un modello di prevenzione e intervento rapido, integrato e tecnologico contro la violenza di genere.

“Con Mobile Angel rafforziamo il sistema integrato di prevenzione – ha aggiunto Ruggiero Mennea, consigliere delegato al Welfare –. Lo smartwatch è uno strumento di tutela che dimostra alle donne che non sono sole e che ogni richiesta d’aiuto riceverà risposta”.

Il dispositivo sarà assegnato dall’Arma dei Carabinieri, in coordinamento con la Procura di Bari, sulla base delle segnalazioni dei centri antiviolenza, che individueranno le situazioni a rischio più elevato. Come spiegato da Valentina Romano, direttrice del Dipartimento Welfare, “il progetto si inserisce nel solco della Legge Regionale 29/2014, ampliandone la portata operativa, grazie a una rete interistituzionale che assicura protezione, presa in carico e la possibilità concreta di ricostruire la propria vita”.

Durante la sperimentazione saranno monitorati indicatori come numero di dispositivi distribuiti, segnalazioni ricevute, tempi di intervento ed esiti dei casi trattati. I risultati, analizzati periodicamente, serviranno a valutare l’eventuale estensione del progetto a tutta la Puglia.

Un segnale forte che unisce tecnologia e istituzioni per dire no alla violenza sulle donne.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori