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Taranto

Mercati rionali, “Il Comune ha solo 209 euro per la manutenzione, servono interventi immediati”

Felsa Cisl e Fivag Cisl chiedono un tavolo di confronto con l’amministrazione: “I mercati sono un bene comune, vanno valorizzati e rilanciati”

Il mercato di piazza Sicilia a Taranto

Il mercato di piazza Sicilia a Taranto

TARANTO - La notizia secondo cui il Comune di Taranto avrebbe a disposizione appena 209 euro per la manutenzione dei mercati rionali ha suscitato sorpresa e indignazione tra le sigle sindacali Felsa Cisl e Fivag Cisl, che da anni tutelano i diritti degli operatori del commercio su aree pubbliche.

Le due organizzazioni, pur non entrando nel merito delle responsabilità amministrative, chiedono all’attuale governo cittadino di avviare un confronto immediato e strutturato con le rappresentanze sindacali più rappresentative del settore. L’obiettivo è restituire funzionalità e decoro ai sei mercati rionali del capoluogo: Salinella, Tamburi, Paolo VI, Talsano, piazza Lucania e piazza Fadini.

Secondo i sindacati, i mercati non sono soltanto luoghi di scambio commerciale, ma rappresentano un servizio di prossimità fondamentale per i cittadini, capace di garantire prezzi competitivi e calmierati. In passato, ricordano Felsa e Fivag, queste realtà hanno addirittura alimentato un vero e proprio marketing territoriale, attirando a Taranto migliaia di acquirenti anche dai comuni vicini e dalle province limitrofe, con effetti positivi sull’economia locale e sulle stesse casse comunali.

Per questo, le sigle chiedono che la nuova amministrazione comunale, anche in vista del bilancio di previsione, si apra a un dialogo costruttivo e favorisca una logica di corresponsabilità sociale. Le priorità individuate riguardano il ripristino della funzionalità infrastrutturale, l’intensificazione dei controlli e la piena legalità in tutte le aree mercatali.

“Restituire dignità ai mercati rionali – sottolinea Concetta Simeone, a nome di Felsa Cisl e Fivag Cisl – significa restituire vitalità ai quartieri, garantire redditività agli operatori e offrire convenienza commerciale ai cittadini. Non si può ignorare un patrimonio che appartiene a tutta la collettività”.

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