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Bari

Via libera al progetto esecutivo per il Parco della Rinascita: lavori al via dall’8 settembre

Con un investimento da oltre 16 milioni di euro, l’area ex Fibronit diventerà il parco più grande della città: un’opera di rigenerazione ambientale e sociale attesa da anni

Via libera al progetto esecutivo per il Parco della Rinascita: lavori al via dall’8 settembre

Il progetto del Parco della Rinascita sull'area ex Fibronit

BARI - Il Comune di Bari ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione del Parco della Rinascita, che sorgerà sull’area dell’ex Fibronit. La determina dirigenziale della ripartizione Stazione Unica Appaltante, Contratti e Gestione Lavori Pubblici definisce un investimento complessivo di 16.089.500 euro, finanziato per 12.569.500 euro con fondi PNRR (Missione 5 “Inclusione e Coesione”) e per 3.500.000 euro dalla Regione Puglia. Con il via libera al progetto, i lavori entreranno a pieno regime da lunedì 8 settembre.

“Il Parco della Rinascita è ormai vicinissimo – ha dichiarato il sindaco Vito Leccese –. Si chiude un lungo percorso amministrativo e si apre finalmente la fase operativa. Non si tratta solo di restituire alla città il più grande parco urbano, ma anche di un atto di giustizia sociale verso chi ha perso la vita a causa dell’amianto e verso tutti coloro che hanno lottato per arrivare a questo risultato, come gli attivisti del Comitato Fibronit e amministratori come Maria Maugeri”.

L’area interessata si estende per 146.850 metri quadrati, pari a 14 ettari, lungo via Caldarola fino al ponte di Padre Pio su viale Magna Grecia, in un corridoio che collega i quartieri Japigia, Madonnella e San Pasquale. Il progetto, nato dal percorso di progettazione partecipata con i residenti, punta a una rinaturalizzazione profonda con opere di forestazione, aree sportive, spazi per bambini, piazze e percorsi pedonali.

A monte della trasformazione è stata completata la bonifica del sito, certificata nel 2022, con la copertura del terreno tramite uno strato di capping: 1 metro di terra nelle zone più contaminate e 20 centimetri in quelle meno esposte, rafforzati da ulteriori 50 centimetri nelle aree alberate per garantire massima sicurezza.

Il concept paesaggistico prevede un sistema di direttrici che si adatta alla morfologia del sito, con accessi multipli e spazi pensati per diverse funzioni: aree gioco, campi sportivi, un anfiteatro intitolato a Maria Maugeri, piazze tematiche e percorsi senza barriere architettoniche. Saranno piantumati 8.374 erbacee, 71.046 tappezzanti, 1.810 rampicanti, 51.861 arbusti, 1.300 alberi e 451 alberi a pronto effetto. Un intervento che porterà a un risparmio stimato di 700 tonnellate di CO2 l’anno e a un miglioramento della gestione delle acque piovane.

Dal punto di vista sociale, il parco offrirà spazi di aggregazione, funzioni pubbliche, un’oasi di biodiversità e servizi innovativi come illuminazione, videosorveglianza e wi-fi. Tre gli ingressi previsti lungo via Caldarola.

Con la partenza del cantiere, Bari si avvicina a concretizzare una trasformazione attesa da anni: l’ex area industriale contaminata dall’amianto diventerà un cuneo verde multifunzionale, destinato a ridisegnare il volto della città e il rapporto dei cittadini con quello spazio segnato da dolore e memoria.

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