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Bari

Siccità e rincari, “Produzioni dimezzate e speculazioni sui prezzi”

Coldiretti lancia l’allarme: in Puglia raccolti in calo e scaffali sempre più vuoti. Aumenti fino al 68% su alcuni prodotti

Siccità

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BARI - La siccità che da mesi attanaglia la Puglia sta mostrando conseguenze sempre più pesanti. Le produzioni agricole risultano dimezzate, con effetti diretti non solo sui campi ma anche sui mercati, dove si registrano scaffali vuoti e rincari significativi nel carrello della spesa. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati raccolti dall’Osservatorio prezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Dal confronto tra le rilevazioni di luglio 2025 e quelle di marzo 2025 emergono aumenti a due cifre per numerosi prodotti di largo consumo. La mozzarella “fior di latte” è cresciuta del 13%, il latte scremato dell’11%, il prosciutto crudo addirittura del 39%, mentre la carne fresca segna un +23%. Il dato più impressionante riguarda però il caffè, con un balzo del 68%.

La crisi non riguarda solo i prezzi ma anche la disponibilità dei prodotti. Le scarse risorse idriche hanno costretto molte aziende a rinunciare ai trapianti degli ortaggi autunno-vernini, con previsioni drastiche per la prossima stagione. Un fenomeno che rischia di aggravare ulteriormente la scarsità di prodotti locali.

A complicare il quadro si aggiungono i costi di produzione cresciuti e i margini sempre più ridotti per gli agricoltori, che devono fare i conti con prezzi di vendita inadeguati e con l’arrivo massiccio di merci dall’estero, spesso di origine incerta. I costi della logistica incidono ormai per un terzo sui prezzi finali di frutta e verdura, alimentando rincari che in molti casi appaiono ingiustificati.

Coldiretti sottolinea come nei vari passaggi dal campo alla tavola si annidino speculazioni che vanno contrastate anche con l’intervento dei Vigili dell’Annona, per vigilare sull’origine dei prodotti ortofrutticoli, soprattutto quelli provenienti da Egitto, Tunisia e Marocco. Proprio per reagire a queste storture, si sta diffondendo sempre di più la vendita diretta nelle aziende agricole, garanzia di trasparenza e sicurezza alimentare, oltre che di un rapporto più diretto tra produttore e consumatore.

«È necessario affermare il principio di reciprocità delle regole – ribadisce Coldiretti Puglia – vietando l’ingresso in Europa a prodotti coltivati con sostanze chimiche proibite o frutto di sfruttamento dei lavoratori. Occorre inoltre introdurre un’etichettatura chiara e completa su tutti gli alimenti».

Coldiretti giudica positivo il Dl Agricoltura sulle pratiche sleali, che mira a riequilibrare i rapporti lungo la filiera, ma chiede di fermare la politica dei sottocosto, che danneggia le aziende agricole. “Servono filiere 100% italiane – conclude l’organizzazione – e una remunerazione equa per chi produce, unico modo per garantire futuro al comparto agricolo pugliese”.

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