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Trinitapoli

Crisi idrica nella Zona Ofantina, istituzioni e agricoltori uniti per chiedere interventi

Alla Casa di Ramsar il confronto tra sindaci, associazioni e Regione. Si punta al riconoscimento dello stato di calamità e a un piano irriguo condiviso. Nuovo incontro in Regione il 3 settembre

Crisi idrica nella Zona Ofantina, istituzioni e agricoltori uniti per chiedere interventi

Crisi idrica nella Zona Ofantina, istituzioni e agricoltori uniti per chiedere interventi

TRINITAPOLI - La siccità che sta colpendo la Zona Ofantina ha riunito attorno allo stesso tavolo amministratori e agricoltori. Presso la Casa di Ramsar di Trinitapoli si è svolto un incontro promosso dall’assessorato comunale all’Agricoltura con il supporto dell’Ufficio Agricoltura coordinato da Giacinto Capodivento e con la partecipazione dei consiglieri Michele Ingianni e Gioacchino Cicinato. Sindaci, rappresentanti di categoria e comitati spontanei hanno discusso delle difficoltà che mettono a rischio la sopravvivenza del comparto agricolo locale.

Presenti il sindaco di Trinitapoli Francesco Di Feo, l’assessore alle Attività produttive di San Ferdinando di Puglia Daniela Rondinone per conto del sindaco Michele Lamacchia, il consigliere comunale di Margherita di Savoia Margherita Leone in rappresentanza del sindaco Bernardo Lodispoto, e il dottor Luciano Ciciretti, responsabile regionale per le Avversità atmosferiche e lo Sviluppo rurale. Al confronto hanno preso parte anche Coldiretti, il Consorzio della Cipolla Bianca Igp di Margherita di Savoia, la Cooperativa Casaltrinità guidata dal presidente Antonio Gargano e numerosi agricoltori.

L’attenzione si è concentrata sulle conseguenze della crisi idrica e sugli strumenti da mettere in campo. Sono stati discussi la mappatura delle aree colpite da eventi climatici estremi, la richiesta di stato di calamità naturale, la definizione di un piano irriguo condiviso, la gestione delle acque salmastre e un progetto sperimentale per il recupero e il riuso delle risorse idriche nella zona del Castello e del vascone limitrofo proposto dal consigliere Cicinato.

Dal dibattito è emersa una linea comune: lavorare in sinergia tra istituzioni e mondo agricolo per fronteggiare l’emergenza e avviare interventi strutturali di medio e lungo periodo. «Il percorso classico prevede i sopralluoghi dei tecnici regionali e la successiva documentazione da presentare al Ministero – ha spiegato Ciciretti –. Una volta riconosciuto lo stato di calamità, gli agricoltori avranno 45 giorni per presentare domanda di ristoro tramite i Comuni. Esiste anche una seconda via più rapida, quella di rivolgersi ad Agricat».

Il prossimo appuntamento è già fissato: il 3 settembre 2025 a Bari, presso la sede della Regione Puglia, l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia incontrerà sindaci e rappresentanti del settore per definire le misure operative.

L’obiettivo condiviso è chiaro: tutelare un comparto agricolo che rappresenta l’anima economica della Zona Ofantina e costruire una strategia capace di dare risposte immediate all’emergenza, senza rinunciare a una visione di rilancio per il futuro.

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