“Bari ostaggio delle violenze e il sindaco Leccese dice no al Taser per la Polizia Locale”

BARI - Il deputato pugliese della Lega Rossano Sasso interviene con toni duri sulla situazione della sicurezza in città, denunciando come Bari sia “da settimane ostaggio di violenze compiute da cittadini stranieri, in particolare di origine nordafricana”.

Sasso sottolinea che il Governo sta rispondendo con l’invio di ulteriori forze di polizia, ma accusa il sindaco Vito Leccese di non voler rafforzare l’azione della Polizia Locale. “Il primo cittadino – afferma – pensa ad aprire dehors e tavolini nelle zone delle aggressioni, invece di garantire più sicurezza ai baresi”.

La proposta della Lega è chiara: dotare i circa 500 agenti di Polizia Locale di strumenti di difesa come guanti e giacche antitaglio, oltre al Taser, per fronteggiare “l’aumento di rapine, risse, aggressioni e violenze sessuali”.

Secondo Sasso, la risposta di Leccese sarebbe stata “incredibile”: “Il sindaco ha parlato di valutazioni politiche e sociologiche contrarie all’uso del Taser e ha espresso preoccupazione per l’incolumità dei delinquenti colpiti dalle scariche elettriche. Ma dovrebbe preoccuparsi dell’incolumità dei cittadini, non di chi delinque. Il Taser è già utilizzato in tutta Italia, anche da amministrazioni di centrosinistra, ed è uno strumento che garantisce maggiore sicurezza agli operatori”.

Il deputato ricorda inoltre l’approccio del predecessore Antonio Decaro, “che marciava a piedi scalzi per chiedere più immigrati a Bari”, accusando l’attuale sindaco di proseguire su una linea “buonista”.

Infine l’annuncio: “Nei prossimi giorni – conclude Sasso – insieme al consigliere regionale Fabio Romito e ai consiglieri comunali Giuseppe Carrieri e Livio Sisto, lanceremo una raccolta firme per chiedere che il Taser venga finalmente introdotto nella dotazione della Polizia Locale di Bari”.