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Bari

Il sindaco Vito Leccese chiede al Governo un intervento straordinario sulla sicurezza

Dopo le risse tra migranti in alcune piazze cittadine, il primo cittadino invita alla collaborazione istituzionale e rilancia l’appello per più agenti e nuovi strumenti di controllo

La Polizia Locale di Bari in piazza Umberto I

La Polizia Locale di Bari in piazza Umberto I

BARI - Il tema della sicurezza torna al centro del dibattito politico a Bari. A riaccendere l’attenzione è stato un post pubblicato sui social dal sindaco Vito Leccese, che ha rivolto un appello diretto all’esecutivo nazionale. L’invito, espresso con toni netti, è quello di lavorare fianco a fianco senza contrapposizioni politiche, nell’interesse della cittadinanza. «Non servono guerre di parte sulla pelle dei cittadini – ha sottolineato –. Esiste un problema e non lo abbiamo mai negato. Non ci siamo sottratti, ma chiediamo che lo Stato intervenga in maniera straordinaria».

Le dichiarazioni arrivano all’indomani delle risse avvenute in centro tra gruppi di migranti, episodi che hanno acceso i riflettori sulla gestione dell’ordine pubblico. Il sindaco ha ricordato che la responsabilità della sicurezza non spetta all’amministrazione comunale ma al ministero dell’Interno, pur ribadendo la disponibilità del Comune a fare la propria parte.

La Polizia Locale di Bari in piazza Umberto I

Il riferimento è anche all’incontro del 16 luglio, quando Leccese, insieme ad altri sindaci metropolitani, ha portato al ministro Matteo Piantedosi la richiesta di un aumento degli organici delle forze dell’ordine e di strumenti più efficaci per presidiare le piazze. «Luoghi che troppo spesso – ha osservato – diventano scenari di spaccio e consumo di droga, perdendo la loro funzione sociale».

Il primo cittadino ha inoltre raccontato di aver incontrato nelle ultime ore il comandante della Polizia Locale, l’assessora Carla Palone e il presidente del Consiglio comunale. Nel corso del confronto ha sollecitato un ulteriore sforzo nei servizi di ordine pubblico, ringraziando al tempo stesso uomini e donne in divisa per il lavoro quotidiano svolto in condizioni difficili.

Non solo repressione, però. Leccese ha insistito anche sulla necessità di riportare funzioni sociali e culturali negli spazi pubblici, indicandone uno come simbolo. Piazza Cesare Battisti, ha spiegato, «deve diventare la piazza dell’università, un luogo vivo, sicuro e aperto ai giovani e all’intera città». Una trasformazione che, nelle intenzioni dell’amministrazione, dovrebbe passare attraverso iniziative culturali e attività sociali, strumenti capaci di contrastare il degrado con la presenza della comunità.

L’appello finale del sindaco è stato rivolto ancora una volta al Governo, con la richiesta di agire con spirito unitario: «Le istituzioni devono affrontare insieme questa sfida. Non serve alimentare conflitti politici, ma garantire risposte concrete a una comunità che chiede sicurezza e vivibilità».

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