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Bisceglie

Primo caso di West Nile nell’Asl Bt, ricoverata una donna di Andria

La paziente di 53 anni non è mai stata in pericolo di vita. La commissaria Tiziana Dimatteo invita alla prevenzione: “Bastano semplici gesti contro le zanzare”

L'Ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie

L'Ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie

BISCEGLIE - La Asl Bt ha confermato un caso di West Nile Virus in una donna di 53 anni residente ad Andria (ma che lavora a Barletta), attualmente ricoverata nell’unità operativa di Malattie Infettive dell’ospedale di Bisceglie. Le condizioni cliniche della paziente sono giudicate buone e non è mai stata in pericolo di vita.

La febbre West Nile, causata da un virus appartenente alla famiglia dei Flaviviridae, fu isolata per la prima volta nel 1937 ed è diffusa in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. I principali serbatoi dell’infezione sono gli uccelli selvatici, mentre il contagio all’uomo avviene soprattutto attraverso la puntura di zanzare del genere Culex. Non esiste trasmissione diretta da persona a persona.

Secondo la commissaria straordinaria Tiziana Dimatteo, oltre il 90% dei casi resta asintomatico o si manifesta con sintomi lievi, mentre le complicanze neurologiche gravi come le encefaliti sono rare. “Per prevenire le punture di zanzara – ha dichiarato – è importante evitare i ristagni d’acqua, utilizzare repellenti e dotare gli ambienti domestici di zanzariere. Sono piccoli accorgimenti che però si rivelano fondamentali per la tutela della salute”.

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