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La mobilitazione
01 Settembre 2025 - 09:33
Striscia di Gaza - archivio
TARANTO - A Taranto cresce la mobilitazione in sostegno del popolo palestinese. La Cgil ha diffuso nelle scorse ore un duro comunicato in cui denuncia la gravità della situazione a Gaza e in Cisgiordania, parlando di una delle più pesanti violazioni del diritto internazionale e umanitario in atto.
Il sindacato accusa il governo israeliano di aver proseguito con l’assedio della Striscia, aggravato da un’ulteriore escalation militare. Secondo la Cgil, il piano prevede lo sfollamento forzato della popolazione palestinese verso campi profughi privi di condizioni minime di sicurezza, assistenza medica e rifornimenti essenziali, prima di procedere alla rioccupazione del territorio. Preoccupa inoltre il progetto denominato E1, che prevede un nuovo insediamento a Gerusalemme Est con l’obiettivo di isolarla dal resto della Cisgiordania.
Per la Cgil questi piani segnano “un punto di non ritorno” e cancellano di fatto ogni possibilità di costruire una soluzione a due Stati. Il sindacato denuncia anche l’uso della fame come arma di guerra, l’assenza di garanzie per gli ostaggi nelle mani di Hamas e la violazione di trattati e convenzioni internazionali.
La richiesta alla comunità internazionale
L’organizzazione dei lavoratori invita i governi democratici a non rimanere in silenzio e a intervenire immediatamente per fermare quella che definisce una “barbarie”. Tra le richieste avanzate ci sono l’interruzione delle forniture di armi, un cessate il fuoco immediato, l’ingresso illimitato degli aiuti umanitari, la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri politici e il riconoscimento dello Stato di Palestina.
Parallelamente, la Cgil ribadisce la necessità di interrompere ogni forma di commercio con gli insediamenti illegali e di sospendere l’accordo di associazione tra Unione Europea e Israele.
Le iniziative umanitarie
Il sindacato ricorda il proprio impegno concreto sul piano umanitario. Nei mesi successivi all’attacco israeliano erano già partiti due container di aiuti contenenti beni di prima necessità. Sono stati finanziati progetti agricoli gestiti da associazioni di donne palestinesi, con la distribuzione di confezioni di verdure nei campi profughi. Nei prossimi giorni, grazie a una raccolta fondi, verranno acquistati e distribuiti pacchi alimentari e pasti caldi per circa 1.000 famiglie, in collaborazione con l’Associazione delle Ong italiane e il Ciss di Palermo.
La Cgil sostiene inoltre la missione della Global Sumud Flotilla, un’iniziativa internazionale che mira a rompere l’isolamento di Gaza attraverso un’azione nonviolenta e dal basso, capace di coinvolgere cittadini da ogni parte del mondo.
La mobilitazione a Taranto
La protesta si tradurrà in un presidio che si terrà sabato 6 settembre dalle 10 alle 13 davanti alla Prefettura di Taranto. Alla manifestazione parteciperanno anche rappresentanti della maggioranza comunale e dell’amministrazione cittadina, che hanno espresso “pieno sostegno” all’iniziativa.
“Essere presenti non è un gesto simbolico ma un atto concreto di responsabilità politica e civile” si legge nella nota diffusa dal Comune, che invita la cittadinanza a unirsi in massa alla mobilitazione.
Un appuntamento che si preannuncia partecipato, con l’obiettivo di ribadire il rifiuto della guerra e la necessità di una pace giusta e duratura, fondata sul rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale.
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