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L'analisi
31 Agosto 2025 - 07:31
Donald Trump, presidente degli Stati Uniti d'America
TARANTO - Presi dalla calura estiva negli eccitantissimi dibattiti che portano alla ribalta antichi e ossidati personaggi dell’italica repubblica tutta presa fra la candidatura di Roberto Fico che, nel frattempo, ha abbandonato il bus che lo portava in centro a Roma e Pasquale Tridico che, come a tutti noto, ha sanato l’INPS nella sua produttiva gestione può passare inosservata una notiziola di scarsa rilevanza: Una corte d'appello ha stabilito che la maggior parte dei dazi del presidente Trump sono illegali! Però a differenza dell’Italia dove la magistratura “regna” sovrana ed indisturbata ha rinviato l'esecuzione della decisione fino a metà ottobre, in previsione di un ricorso alla Corte Suprema.
Onde evitare spiacevoli equivoci e prima di gioire come gli innumerevoli tifosi anti Trump bisogna che chi legge sappia che il Presidente degli USA si è avvalso di una legge e precisamente l’International Emergency Economic Powers Act (IEEPA) che conferisce agli inquilini della Casa Bianca “un'autorità significativa per intraprendere una serie di azioni in risposta a un'emergenza nazionale dichiarata”. Questa legge degli anni '70 conferisce al presidente il potere di rispondere a minacce "insolite e straordinarie" in caso di emergenze nazionali.
Sempre per chi legge ed ignora come stanno le cose la decisione contro Trump è di magistrati togati e non di pubblici ministeri che, nei Paesi civili come gli USA, non sono giudici ma solo avvocati che rappresentano l’accusa e sottoposti ad elezioni per gestire l’accusa nei processi. Ciò detto si sappia che l’iniziativa è partita dal procuratore generale Letitia Ann James affiancata, nella presentazione di questa causa, dai procuratori generali dell’Arizona, Colorado, Connecticut, Delaware, Illinois, Maine, Minnesota, Nevada, New Mexico, Oregon e Vermont. La James fa parte del Partito Democratico e dal gennaio 2019 è Procuratore Generale di New York. È stata la prima afroamericana e la prima donna ad essere eletta nell'incarico.
La Corte d’appello ha deliberato con 7 voti a favore e 4 contro asserendo che la IEEPA non conferisce a Trump il potere di imporre tariffe così drastiche in quanto “nessuna di queste azioni include esplicitamente il potere di imporre tariffe, dazi o simili, o il potere di imporre tasse".
Trump ha a lungo pubblicizzato i dazi doganali, che attualmente vanno dal 15% sui beni provenienti dall'Unione Europea al 50% sulle importazioni dall'India, come essenziali per riequilibrare un commercio globale che, secondo il presidente, va contro gli interessi degli Stati Uniti.
Bisognerà che si attenda la Corte suprema, che il tycoon ha già invocato dopo aver avvisato che il rischio è la "distruzione degli Stati Uniti d'America". Nel frattempo, le tariffe resteranno in vigore sino al 14 ottobre per consentire alla Casa Bianca di fare ricorso alla massima giurisdizione americana.
La decisione solleva diversi dubbi sugli accordi che il tycoon ha stipulato con l'Unione Europea, il Giappone, la Corea del Sud e altri importanti partner commerciali per ridurre le aliquote tariffarie reciproche sulle loro importazioni rispetto ai livelli originariamente stabiliti dall'amministrazione ad aprile.
Immediata la reazione di Trump su Truth: "una corte d'appello di parte ha erroneamente affermato che i nostri dazi dovrebbero essere rimossi, ma sa che alla fine gli Stati Uniti d'America vinceranno. Se questi dazi venissero mai eliminati, sarebbe un disastro totale per il Paese. Ci renderebbe finanziariamente deboli e dobbiamo essere forti. Gli Stati Uniti non tollereranno più enormi deficit commerciali e dazi doganali e barriere commerciali non tariffarie ingiuste imposte da altri Paesi, amici o nemici, che minano i nostri produttori, agricoltori e tutti gli altri. Se lasciata in vigore, questa decisione distruggerebbe letteralmente gli Stati Uniti d'America".
A rischio di scandalizzare gli italioti imbottiti di falsità i giudici della Corte Suprema statunitense sono tutti di nomina presidenziale ovvero dal potere politico senza che nessuno lo contesti e se ne scandalizzi come i due candidati cinque stelle Fico e Tridico. Infatti, il Presidente è John G. Roberts nominato da George W. Bush, Clarence Thomas e Samuel Alito nominati anche loro da George W. Bush, Sonia Sotomayor ed Elena Kagan nominate da Barack Obama, Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh e Amy Coney Barrett nominati da Donald Trump, mentre Ketanji Brown Jackson da Joe Biden.
Dimenticavo: il loro mandato è a vita!
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