Cerca
La Storia
27 Agosto 2025 - 08:18
Palmiro Togliatti e Stalin - foto da boomerissimo.it
TARANTO - Su cosa sia stato il rapporto fra Stalin e Togliatti e, quindi, fra l’Unione sovietica ed il PCI è stato totalmente messo a nudo e sviscerato dal lavoro svolto, prevalentemente, dagli storici Elena Aga Rossi e Viktor Zaslavskij che, nel 1997, in un loro saggio “Togliatti e Stalin. Il PCI e la politica estera staliniana negli archivi di Mosca” edito dal Mulino in cui riversarono l’ampio e documentato materiale inerente i rapporti tra il PCI ed il Cremlino. Sulla base dei documenti archiviati a Mosca che desecretati all’indomani dell’implosione dell’URSS nel 1991 furono messi a disposizione degli storici dai primi anni Novanta.
L’italica narrazione storiografia, dal 1944 in poi, definì la mossa togliattiana come “svolta di Salerno”, attribuendo al leader comunista il nuovo corso del PCI come un’iniziativa interna al partito e, nel tempo, l’interpretazione fu fatta diventare e si impose in tal modo come il primo atto “indipendente” da Mosca del PCI. Niente di più falso!
Aga Rossi ha documentato che il 4 marzo del 1944 Stalin convocò Togliatti e gli comunicò che rifiutava totalmente le sue argomentazioni rivoluzionarie, gli disse che il PCI doveva entrare nel governo Badoglio ed accettare i Savoia. Giunto in Italia Togliatti fece quello che gli aveva imposto Stalin, rovesciò la propria linea anti-badogliana e convinse il gruppo dirigente del PCI ad entrare nel governo. In tal modo il 24 aprile 1944 nasceva il secondo governo Badoglio con la partecipazione dei sei partiti del CLN, compreso il PCI.
Da quel momento due linee politiche all’interno del Pci iniziarono a convivere da un lato c’era quella staliniana, gestita da Togliatti, dall’altra quella rivoluzionaria, capeggiata da Pietro Secchia, che dal 1948 e fino al 1955 fu vicesegretario ma, soprattutto, responsabile dell'organizzazione e del settore Propaganda del partito. Le due anime convissero quasi in modo tranquillo finchè, il 25 luglio del 1954 il braccio destro operativo di Secchia, Giulio Seniga, non scappò via con la cassa del partito e moltissimi documenti segreti del Pci.
L’antica questione del “potere separato del quarto piano” di Botteghe Oscure in cui, come testimoniato da Massimo Caprara braccio destro di Togliatti in un’intervista del 25 aprile del 2004, l’avvocato Renato Cigarini si presentava alle Botteghe Oscure “portando i soldi necessari al sostentamento del Pci. Prima vedeva Togliatti al secondo piano, poi saliva al terzo da Egisto Cappellini, amministratore del partito. Infine, al quarto, faceva visita a Secchia”.
Oltre alle ingenti somme e ai documenti segreti portati via da Seniga l’altra grande preoccupazione per il restante vertice di Botteghe Oscure fu la preoccupazione che il Seniga potesse rivelare a Scelba e, verosimilmente, agli americani il complesso delle residenze segrete in uso al Pci. Il potere, per così dire, “separato “di Secchia era completamente aumentato all’indomani dell’attentato a Palmiro Togliatti; infatti, aveva costituito una “Commissione di vigilanza” rapidamente diventata la “Commissione incaricata di proteggere i dirigenti del partito” in tal modo poteva controllare la condotta ed i comportamenti di tutti i dirigenti.
In una nota del 1996 Luciano Barca riportò che Mario Scelba, in quel periodo a Palazzo Chigi oltre che ad interim al Ministero degli Interni, nei verbali del Consiglio dei ministri del giugno 1954 aveva fatto approvare la decisione di “colpire sul piano organizzativo e finanziario il Pci”. Stranamente le decisioni adottate ed approvate in Consiglio non le rese mai operative.
A questo punto l’interrogativo che ci si pone è: gli americani della CIA e del Dipartimento di Stato c’entravano qualcosa?
Specificatamente pare di no ma, molto verosimilmente, la risposta la diede molti anni dopo un importante ambasciatore americano: Richard Newton Gardner nominato ambasciatore in Italia dal presidente Jimmy Carter, in sostituzione di John Volpe. Candidatura che apriva, ufficiosamente, la nuova amministrazione di Carter sensibile e disponibile verso il partito comunista. La conferma di questi rapporti sotterranei la ufficializzò lo stesso Gardner allorchè pubblicò nel 2004 il saggio:
“Mission Italy, Gli anni di piombo raccontati dall’ambasciatore americano a Roma 1977-1981” edito da Mondadori, Milano nel 2004. A pag. 125 del testo Gardner fece un vero bilancio dei rapporti e sul forte livello di “penetrazione” degli USA a Botteghe Oscure: “della nostra politica dei contatti eseguito due anni dopo risultò che in quel momento l’ambasciata era in rapporto con 9 dei 32 membri della Direzione del Partito comunista e con 25 dei suoi 169 membri del Comitato centrale”.
I più letti
Video del giorno
Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | Taranto
Telefono: (+39)0996960416
Email: redazione.taranto@buonasera24.it
Pubblicità : pubblicita@buonasera24.it
Editore: SPARTA Società Cooperativa
Via Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)
Iva: 03024870739
Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILE
Direttore responsabile: FRANCESCO ROSSI
Presidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA