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Elezioni regionali

La Puglia crocevia delle alleanze, Decaro tra ambizioni e resistenze

La segreteria regionale offre la candidatura all'ex sindaco di Bari, ma il futuro passa anche da Roma: nel puzzle nazionale pesano le mosse di Schlein e Conte, mentre Emiliano e Vendola restano centrali

Antonio Decaro

Antonio Decaro

"I governi di Vendola ed Emiliano hanno cambiato il destino della Puglia. Una regione che sembrava marginale e che invece, da 20 anni, vive una stagione straordinaria. Difendere e rilanciare questo percorso significa costruire il domani dell’Italia: un’Italia giusta, progressista, coraggiosa."

L'ambizione della segreteria regionale del Pd era quella di "ripartire dalla Puglia" per non incagliarsi sulla secca del "o io o voi". Tuttavia la condizione di Antonio Decaro pare irreversibile: preferisco stare a Bruxelles piuttosto che governare con chi dovrei fare i conti in Consiglio Regionale, per consolidare l'ambizione, mai celata, di correre per la segreteria nazionale del Pd.

La Segreteria regionale del Partito Democratico, accogliendo con favore la disponibilità di Antonio Decaro "seppur con riserva" a candidarsi alla guida della Regione, offrirà la candidatura al tavolo della coalizione.

"Spetta alla politica ora il compito di sciogliere i nodi e costruire l’unità. Nei prossimi giorni avvieremo un confronto serrato tra tutte le forze progressiste, per dare vita insieme e con coraggio a un percorso comune. Perché solo uniti possiamo affrontare le sfide del presente e costruire il futuro."

Quanto possano pesare i pugliesi in questa manifesta diaspora è facile intuirlo, tant’è che la decisione si sposta sul tavolo nazionale, con la ricerca di un equilibrio che dovrà ricomporsi tenendo conto di quanto Conte e Schlein hanno deciso altrove: Toscana e Marche sono andate a candidati del Pd, Campania e Calabria al M5s. La Puglia potrebbe essere appannaggio di AVS con il ritorno di Niki Vendola e la permanenza in Consiglio di Michele Emiliano. Il "cenacolo" alla presenza della segretaria Schlein e dello stesso Vendola, potrebbe essere l'occasione per offrire il corpo di Antonio Decaro "in sacrificio per voi"...

La prospettiva sarebbe diversa se a destra ci fosse un candidato forte e competitivo, ma a pochi mesi dalle elezioni ancora non c’è nessuno. Converrebbe soprattutto a Decaro avere uno sfidante per consolidare le sue condizioni. Del resto attraverso la scusa di promuovere il suo libro è praticamente l’unico a fare campagna elettorale.

Dall’altra parte c’è Con, che si sta riorganizzando. Gli amici di Emiliano stanno ricompattando le file, sapendo di poter contare comunque su una rete ancora influente, dal neosindaco di Taranto, Piero Bitetti, all’assessore al turismo Gianfranco Lopane, dal consigliere di Monopoli Stefano Lacatena a Alessandro Delli Noci che pur non candidandosi, dispone comunque di un robusto seguito.

Il segretario regionale del Pd De Santis in una nota ha ribadito "che le scelte che riguardano il PD saranno prese nei nostri organismi, come è giusto che sia. Sul rinnovamento abbiamo già espresso una posizione chiara e unanime in Direzione regionale: liste rinnovate, con spazio a giovani e donne, fuori i consiglieri uscenti con pendenze giudiziarie, e basta anche con chi pensa al PD come a un autobus da prendere solo per farsi eleggere".

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