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Taranto

"Quella palude sarà simbolo di rinascita"

L'oasi La Vela ed il patto tra Comune e WWF. Obiettivo: restituire un luogo identitario ai tarantini

Palude La Vela

Palude La Vela

"Non era certo in buone condizioni la Palude La Vela, chiusa da otto anni in quanto danneggiata da tre disastrosi incendi verificatisi tra il 2017 e il 2020. Inoltre, in occasione di sopralluoghi, abbiamo potuto constatare che molti, da squarcio praticato alla recinzione, avevano accesso all'area protetta per effettuarvi picnic (con conseguente abbandono di rifiuti) e compiervi atti di vandalismo. Abbiamo inoltre sorpreso taluni mentre prendevano a sassate gli animali e addirittura intenti al motocross. Non si poteva continuare con tanto abbandono e degrado, assolutamente da contrastare con un'adeguata vigilanza". A parlare è Gianni De Vincentis, presidente del Wwf Taranto, che ha stipulato un protocollo triennale con l'amministrazione comunale, garantendo sorveglianza, attività di prevenzione incendi, escursioni guidate e monitoraggi sistematici della ricca biodiversità dell'area, estesa per circa cento ettari complessivi.

L'accordo è stato presentato lunedì mattina in una conferenza stampa svoltasi a Palazzo di Città.

"Abbiamo finalmente raggiunto uno dei principali obiettivi che come Wwf Taranto ci eravamo preposti – ha detto De Vincentis - cioè la riapertura della Palude La Vela, attraverso la firma del protocollo d'intesa con il Comune. Il nostro impegno sarà abbastanza gravoso perché chiaramente, oltre alla gestione di quanto attiene alla fruibilità da parte dei visitatori e delle scuole, dovremo garantire la sorveglianza durante tutto l'anno e in particolare il servizio antincendio nel periodo estivo. È chiaro che un'attività del genere sarà veramente impegnativa, però la Palude La Vela merita questa attenzione poiché si tratta veramente di un sito identitario per la nostra città".

"In questi giorni stiamo definendo nei dettagli le modalità delle visite, che comporteranno ovvie restrizioni: saranno infatti guidate e contingentate in 2-3 giorni settimanali (di cui uno riservato alle scuole), con prenotazioni che potranno essere effettuate attraverso un numero telefonico che presto renderemo noto – continua il responsabile locale del Wwf – In ogni caso, ci vorrà almeno un altro mese per la riapertura dell'Oasi, cioè il tempo necessario per l'installazione delle telecamere, la realizzazione di un nuovo capanno per il birdwatching (cioè, l'osservazione degli uccelli) e di quant'altro necessario alla piena fruibilità del sito. Nell'ottica di un intervento di riforestazione abbiamo anche posizionato delle arnie per le api, grazie alla cui attività di impollinazione sono nate delle piante".

Dal canto suo, l'assessore all'ambiente Fulvia Gravame ha così riferito: "Il protocollo d'intesa stipulato con il Wwf Taranto sarà senza impegni finanziari per l'amministrazione comunale. L'associazione avrà la possibilità di organizzare escursioni anche a pagamento, impegnandosi a garantire la lotta contro gli incendi e il presidio dell'oasi in maniera accurata e continuativa".

"Con questo accordo – ha continuato – tuteleremo, nella logica dell'oasi protetta, la biodiversità della Palude La Vela, che rientra nei siti di 'Natura 2000', la cui valorizzazione è un obiettivo particolarmente a cuore all'amministrazione comunale. Tutto ciò rientra anche nella logica del 'turismo lento' su cui punta la Regione Puglia, che negli anni a tal scopo ha investito in modo congruo. Teniamo imolto alla fruibilità del sito da parte della cittadinanza per un'adeguata educazione ambientale, consentendo una maggiore conoscenza della natura e dei suoi meravigliosi meccanismi".

"L'oasi – ha sottolineato l'assessore Gravame - s'inserisce adeguatamente nell'ambito delle finalità del Mar Piccolo e non danneggerà certamente la mitilicoltura, con i cui operatori il Wwf ha stabilito una storica e consolidata collaborazione, molto apprezzata dall'amministrazione comunale".

E adesso quando toccherà (abbiamo chiesto) alla valorizzazione del grande polmone verde di Cimino, che versa in scadenti condizioni? "La pineta va adeguatamente tutelata e presidiata – ha risposto l'assessore Gravame - Sappiamo bene che l'area non è adeguatamente rispettata da alcuni visitatori, d'altronde questo è un problema che caratterizza tutto il territorio. Ci sono delle richieste per l'affidamento dell'area, in particolare di un'associazione che vorrebbe svolgervi attività di educazione ambientale. Comunque vi sono possibili anche altre iniziative e per questo lavoreremo in collaborazione con l'assessore al patrimonio, Federica Stamerra, che ne ha la competenza".

Ha presenziato all'incontro anche Lara Marchetta, referente del Wwf nazionale che così ha commentato: "Oggi è una giornata importante per Taranto e per la nostra associazione che ha aggiunto la Palude La Vela (tassello fondamentale per la protezione della biodiversità) a una rete di oltre 160 oasi che abbiamo dato vita in Italia dal 1960. Questo, nell'ottica di una fruizione responsabile che è essenziale per cambiare l'approccio della gente ai territori".

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