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Taranto

Sanitaservice, “Mancano trasparenza, sicurezza e un organigramma”

Le segreterie provinciali di Usb e Fials denunciano carenze di personale e condizioni di lavoro inadeguate, chiedendo un confronto immediato con Regione e Asl

Corsia di ospedale

Corsia di ospedale - archivio

TARANTO - Le segreterie provinciali di Usb e Fials intervengono sulla gestione della Sanitaservice di Taranto, la società in house dell’Asl jonica, sollevando critiche rispetto alla comunicazione interna, all’inquadramento dei lavoratori e all’organizzazione complessiva. I sindacati contestano le dichiarazioni dell’amministratore unico Giovanni Pulito, accusato di rappresentare una realtà “edulcorata” a fronte delle difficoltà che i dipendenti segnalano quotidianamente.

Secondo Usb e Fials, manca una comunicazione chiara ed efficace sulle procedure che la società intende adottare, elemento che impedisce alle organizzazioni sindacali di conoscere per tempo le scelte e di tutelare i lavoratori.

Al centro delle critiche anche il problema del personale. Pur riconoscendo l’inserimento di 206 nuove unità nel settore pulizie e ausiliariato, i sindacati sottolineano che restano in attesa di assunzione 38 soccorritori, mentre molti operatori continuano a svolgere turni considerati insostenibili.

Usb e Fials puntano inoltre il dito sulle condizioni dei lavoratori dei Cup. Al Santissima Annunziata, denunciano, vengono utilizzate sedie provenienti dal bar dell’ospedale, mentre in via Ancona, all’interno di una struttura nuova e spaziosa, il Cup sarebbe collocato in uno stanzino privo dei requisiti minimi di sicurezza. Una situazione giudicata ancora più grave alla luce della qualifica di Pulito, che al suo insediamento si era presentato come esperto di sicurezza.

Altra questione aperta riguarda l’assenza di un organigramma aziendale, che a detta dei sindacati avrebbe potuto garantire una gestione più ordinata ed efficiente. “Chiediamo da tempo una cabina di regia regionale – osservano Usb e Fials – e ci saremmo aspettati che l’amministratore unico sollecitasse con decisione l’attivazione di questo strumento”.

I sindacati guardano anche al futuro, legato all’apertura del nuovo ospedale San Cataldo. Per loro non basta programmare assunzioni di medici e infermieri: occorre pianificare con anticipo anche l’ingresso di personale destinato ai servizi di emergenza e urgenza, ai Cup, all’ausiliariato e ai sistemi informatici.

Usb e Fials accolgono positivamente l’interesse mostrato in questi giorni dai consiglieri regionali, ma chiedono azioni concrete. “È arrivato il momento di dare risposte a richieste che portiamo avanti da anni – affermano –. Servirebbe un tavolo di confronto permanente, che chiediamo da tempo, e ci aspettiamo segnali già nei prossimi giorni”.

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