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Grottaglie

Accordo Comune–Linea Ambiente: “Un piano di spese sproporzionato e senza priorità”

Il coordinatore cittadino dei Movimento Mediterraneo, Ciro Marseglia, denuncia scelte finanziarie “slegate dai bisogni reali della comunità”: critiche sul recupero della pineta Frantella, sul Castello Episcopio e sull’assenza di misure sociali

Il Castello Episcopio di Grottaglie

Il Castello Episcopio di Grottaglie

GROTTAGLIE - Il Movimento Mediterraneo di Grottaglie esprime forte contrarietà all’accordo di transazione firmato tra il Comune e la società Linea Ambiente, in particolare sulla gestione dei fondi destinati al bilanciamento ambientale. Secondo il movimento, a fronte di un ristoro economico di 7 milioni di euro, l’amministrazione comunale ha presentato un piano di spese pari a 22,5 milioni di euro, un divario che suscita dubbi sulla reale sostenibilità degli interventi programmati.

L’analisi del piano, spiegano dal Movimento, mette in luce carenze gravi sul fronte sociale e ambientale. Un esempio è il capitolo dedicato al recupero della pineta Frantella, devastata da un incendio, cui sono destinati soltanto 100.000 euro, cifra giudicata assolutamente insufficiente per far fronte alla gravità del danno. Lo stesso importo è previsto per la piantumazione di nuovi alberi in città, considerata misura necessaria ma finanziata in maniera troppo limitata per un progetto di lungo periodo.

Ancora più critica è l’assenza di misure a sostegno delle famiglie in difficoltà economica. Nel piano non compaiono infatti provvedimenti per alleggerire il peso della TARI ai nuclei più fragili, né aiuti per i residenti dei Comparti C, da anni in attesa di soluzioni.

Al contrario, rileva il Movimento, risultano previsti 750.000 euro in tre anni per manifestazioni e spettacoli estivi, eventi che – sottolinea la nota – vengono da tempo gestiti dalle stesse associazioni. Una scelta che, pur avendo un valore culturale, viene giudicata sproporzionata rispetto alle urgenze sociali ed ambientali della città.

Altro punto critico riguarda il progetto di 2 milioni di euro per il recupero del Castello Episcopio. Secondo il Movimento Mediterraneo, l’investimento è inopportuno poiché sul bene pende un’ordinanza di sfratto che coinvolge lo stesso Comune e, trattandosi di una struttura privata, non potrebbe beneficiare di fondi pubblici in tale misura. Da qui il sospetto che l’operazione sia priva di fondamento concreto.

Mentre il sindaco Ciro D’Alò ha definito il piano “un libro dei sogni”, per il Movimento Mediterraneo esso appare piuttosto “un grande calderone” destinato a favorire interessi particolari, trascurando i bisogni fondamentali della cittadinanza.

Il coordinatore cittadino Ciro Marseglia chiede dunque una revisione immediata del piano, con la garanzia di massima trasparenza sull’intera operazione e una riallocazione delle risorse del bilanciamento ambientale verso le reali priorità di Grottaglie: la tutela del territorio, un sostegno fiscale alle famiglie in maggiore difficoltà e interventi concreti per le questioni sociali più urgenti.

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