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Bari

Estate da record in Puglia: spesi 3 miliardi di euro da 8,5 milioni di turisti

Il bilancio di Coldiretti e Terranostra fotografa una stagione trainata da mare, masserie ed enogastronomia. Crescono agriturismi e turismo esperienziale

Una tavola imbandita in un agriturismo pugliese - archivio

Una tavola imbandita in un agriturismo pugliese - archivio

BARI - Tra giugno e agosto la Puglia ha accolto 8,5 milioni di visitatori, generando una spesa complessiva stimata in 3 miliardi di euro. È quanto emerge dall’analisi diffusa da Coldiretti e Terranostra Puglia in occasione del primo grande controesodo di agosto, segnato dal bollino rosso sulle principali arterie stradali.

La spesa media per turista si è attestata sui 648 euro, ma con differenze significative. Secondo l’indagine, il 33% dei viaggiatori ha speso meno di 500 euro, il 47% si è collocato nella fascia tra 500 e 1.000 euro, il 17% ha investito tra 1.000 e 2.000 euro, mentre solo il 3% ha superato questo livello.

Anche la durata delle vacanze ha evidenziato tendenze precise: il 34% dei turisti ha optato per un soggiorno breve, compreso tra 4 e 7 giorni, mentre il 25% ha scelto una permanenza più lunga, tra 1 e 2 settimane. Il 13% ha limitato la propria pausa a un massimo di 3 giorni. Nel complesso, la permanenza media si è fermata a 9,7 giorni, due in meno rispetto a dieci anni fa.

Come già accaduto nelle scorse stagioni, il cibo si conferma il cuore della spesa turistica, assorbendo un terzo del budget totale e superando i costi dell’alloggio. A spingere in questa direzione è il desiderio di convivialità e la voglia di vivere esperienze autentiche legate ai sapori del territorio.

Il turismo enogastronomico, sottolinea Coldiretti, non rappresenta soltanto un valore culturale, ma costituisce anche un motore di sviluppo economico e occupazionale. L’estate 2025 ha infatti registrato una forte crescita del turismo esperienziale: quasi 4 italiani su 10, pari al 39%, hanno partecipato ad attività come degustazioni, visite a cantine, frantoi, caseifici o birrifici, oltre a corsi di cucina.

In questo scenario un ruolo centrale è stato svolto dagli agriturismi, che in Puglia superano le 900 strutture attive. Anche nel 2025 hanno registrato un trend positivo, confermandosi punto di riferimento per chi cerca un soggiorno legato alla natura, alla tradizione e all’autenticità.

L’insieme di questi dati delinea una Puglia sempre più protagonista della mappa turistica nazionale e internazionale, capace di coniugare il richiamo del mare e delle masserie con la forza attrattiva delle sue eccellenze gastronomiche.

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