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Taranto

Sezione civile del Tribunale, udienze tra polvere e disagi. Il video

Al secondo piano della sezione civile cittadini e avvocati costretti ad attendere in condizioni precarie per i lavori ai bagni. L’Ordine degli avvocati ha segnalato al Presidente, ma alcuni magistrati scelgono di non spostare le udienze

Persone in attesa di udienza alla sezione civile del Tribunale di Taranto

Persone in attesa di udienza alla sezione civile del Tribunale di Taranto

Tribunale di Taranto, udienze tra polvere e disagi

TARANTO - In Italia siamo soliti ripetere che la Giustizia è un cantiere aperto. Ma a Taranto, stavolta, qualcuno sembra aver esagerato. 

Scene surreali al Tribunale di Taranto, sezione civile, dove da un paio di settimane si svolgono i lavori di ristrutturazione dei bagni al secondo piano. La scelta di intervenire in piena estate, periodo solitamente caratterizzato da un’attività ridotta, avrebbe dovuto limitare i disagi. In realtà, la situazione è degenerata al punto da trasformarsi in un problema di decoro e funzionalità della giustizia.

Le immagini parlano chiaro: persone costrette ad attendere l’udienza sedute a terra, tra la polvere accumulata e l’assenza di sedie, in condizioni che nulla hanno a che vedere con un ufficio giudiziario. Non solo i cittadini, ma anche gli stessi avvocati e operatori del diritto subiscono pesanti disagi quotidiani.

L’Ordine degli Avvocati di Taranto ha fatto presente la criticità al Presidente del Tribunale, sollecitando una diversa organizzazione delle udienze. La richiesta era quella di spostare almeno le attività più urgenti in altre aule o su altri piani, in modo da evitare simili disservizi. Tuttavia, la decisione finale è rimasta affidata ai singoli magistrati, che hanno scelto di proseguire le udienze nelle stesse condizioni.

Il risultato è quello documentato nelle immagini circolate nelle ultime ore: giustizia celebrata tra cantieri e polvere, in un contesto che rischia di minare la stessa dignità di cittadini e professionisti. Una vicenda che ripropone, ancora una volta, il tema della fragilità delle strutture giudiziarie italiane, troppo spesso ridotte a cantieri permanenti.

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