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Taranto
19 Agosto 2025 - 18:14
L'ex Ilva
TARANTO - L’Aigi, associazione che riunisce le imprese dell’indotto ex Ilva, ha diffuso una nota nella quale sottolinea come il percorso avviato sulla fabbrica siderurgica tarantina stia andando nella direzione giusta. L’organizzazione indica il mese di settembre, quando è prevista la firma dell’Accordo di Programma, come il momento decisivo per completare il processo di decarbonizzazione dell’impianto e dare piena attuazione al piano di rilancio.
Secondo l’associazione, sono stati superati gli equivoci legati all’approvvigionamento energetico e l’intero processo produttivo dovrà restare a Taranto. L’obiettivo, spiegano, è garantire la continuità con la produzione dell’acciaio primario attraverso 3 forni elettrici e 3 DRI, in modo da mantenere l’acciaieria jonica ai vertici nazionali per qualità e innovazione. Diversamente, avvertono, il rischio sarebbe quello di un percorso industriale destinato alla progressiva estinzione per mancanza di sostenibilità economica.
L’Aigi rimarca che una delocalizzazione o una riduzione del ruolo di Taranto equivarrebbe a una doppia sconfitta: economica, per la perdita di un’occasione di crescita e di sviluppo di una filiera industriale di trasformazione, e culturale, perché la sfida dovrà unire le ragioni della produzione e quelle della tutela ambientale. Industria ed ecologia, sottolinea l’associazione, dovranno camminare insieme senza più contrapposizioni.
La nota evidenzia anche come diversi punti storicamente sostenuti dall’Aigi abbiano trovato spazio nell’intesa: dal patto di collaborazione interistituzionale alla nomina di un commissario incaricato di seguire la transizione green, fino alle soluzioni tecniche adottate. L’associazione riconosce il ruolo del Governo, del ministro Urso, delle istituzioni locali e delle forze sociali, che hanno scelto di convergere invece che alimentare divisioni.
Un ringraziamento particolare viene rivolto al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per la delibera con cui sono stati stanziati 20 milioni di euro a favore delle imprese dell’indotto, considerato un segnale concreto di vicinanza al tessuto economico locale.
“Questa è la strada giusta, l’unica percorribile – conclude l’Aigi –. Non si torni indietro, perché il futuro industriale e ambientale di Taranto dipende da questo percorso”.
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