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Bari

Uva da tavola, Puglia regina della produzione ma i prezzi crollano

Raccolto in crescita del 40% e qualità straordinaria, ma Coldiretti denuncia calo dei consumi e quotazioni in discesa. Avviata anche una raccolta firme per l’obbligo dell’origine in etichetta

Uva da tavola 2021

Un tendone di uva da tavola

BARI - La campagna dell’uva da tavola in Puglia registra un raccolto abbondante e di qualità eccellente, ma si scontra con la flessione dei prezzi in campagna. È il bilancio tracciato da Coldiretti Puglia, secondo cui la produzione è aumentata in media del 40% rispetto al 2024, con risultati straordinari sia per le varietà con semi che senza semi, frutto della grande specializzazione dei produttori. A fronte di questa abbondanza, però, il settore deve fare i conti con il calo dei consumi domestici e nella ristorazione.

Il comparto, che in Puglia conta 24.955 ettari coltivati e un giro d’affari vicino ai 400 milioni di euro, resta un pilastro del Made in Italy. Secondo i dati Ismea, nel 2024 a livello nazionale la produzione ha raggiunto 1 milione di tonnellate, con un incremento del 12% in un anno. L’export si è attestato su 382 mila tonnellate, in crescita dell’1% in volume e del 13% in valore, pari a 912 milioni di euro.

Il consumo interno mostra segnali positivi: 17,6 milioni di famiglie hanno acquistato uva da tavola nel 2024, con un aumento del 10,4% rispetto all’anno precedente. Una delle chiavi del successo è il mix varietale tra uve con e senza semi, capace di conquistare soprattutto giovani e famiglie con bambini, rendendo il prodotto italiano più competitivo sui mercati internazionali.

La Puglia si conferma leader assoluta, con il 57% della produzione nazionale, e contribuisce in maniera decisiva al primato mondiale dell’Italia. Secondo Coldiretti, l’impegno dei produttori si è tradotto in una crescente specializzazione delle coltivazioni, ma ora serve rafforzare la ricerca scientifica e il miglioramento genetico delle varietà, con innovazioni tecnologiche capaci di rispondere alle esigenze del settore.

L’uva non è solo un’eccellenza economica, ma anche un alimento prezioso per la salute. Ricca di zuccheri semplici, vitamine A, B1, B2, PP e C, oltre che di sali minerali come calcio, magnesio, sodio, potassio e ferro, contribuisce al buon funzionamento di cuore, fegato, pancreas e apparato digestivo. Ha proprietà antivirali e disinfettanti, ed è particolarmente utile nei processi di demineralizzazione, come gravidanza e allattamento. In cucina trova ampio impiego non solo come frutto fresco, ma anche in dolci, marmellate, salse e abbinamenti con carni e formaggi dal sapore deciso.

Per tutelare questa filiera, Coldiretti rilancia la richiesta di intensificare i controlli sulle etichette e rendere obbligatoria l’indicazione del Paese d’origine su tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Unione Europea. Per questo oltre 10 mila agricoltori hanno manifestato dal Brennero ai porti di Civitavecchia, Salerno e Bari, raccogliendo firme per una legge popolare europea che imponga la tracciabilità completa in etichetta.

È possibile aderire all’iniziativa in tutti i mercati di Campagna Amica, negli agriturismi, nelle sedi territoriali di Coldiretti e anche online, attraverso la piattaforma ufficiale dell’Unione Europea.

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