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Taranto

"Ancora incidenti con feriti tra il personale del XV Reparto Mobile di Taranto"

Il Siulp di Taranto denuncia le gravi criticità nella gestione del Cpr di Potenza. Tensioni, proteste e scontri continui mettono a rischio la sicurezza del personale

Antonio Digregorio

Antonio Digregorio

TARANTO - La gestione del Cpr di Palazzo San Gervasio continua a far discutere e a preoccupare il sindacato di polizia. Negli ultimi giorni il centro di permanenza per rimpatri è stato teatro di nuove proteste e incidenti che hanno coinvolto direttamente il personale del XV Reparto Mobile di Taranto, con un bilancio di 8 agenti contusi in appena 15 giorni.

Il Siulp provinciale di Taranto, guidato da Antonio Digregorio, ha inviato una nota alla segreteria nazionale e alle autorità competenti denunciando una situazione che definisce di “mala gestione”. Secondo il sindacato, i problemi strutturali e organizzativi del centro vengono scaricati quasi esclusivamente sulle forze dell’ordine, costrette a farsi carico di tensioni e disordini che esulano dalle loro competenze.

La scintilla più grave si è accesa il 5 agosto, quando alcuni ospiti del centro sono saliti sui tetti dei moduli abitativi in segno di protesta, mentre all’esterno era in corso un sit-in di attivisti e associazioni. La giornata si è conclusa con l’arresto in flagranza di 2 manifestanti e, in seguito alla visione delle immagini, con altri 7 arresti in flagranza differita. Agli indagati sono stati contestati i reati di danneggiamento e rivolta, accuse poi convalidate dal Tribunale di Potenza. Al promotore è stata confermata la misura cautelare in carcere, mentre gli altri sono stati trasferiti in altre strutture.

Si tratta, per la Basilicata, della prima applicazione del nuovo Decreto Sicurezza, approvato in Senato il 4 giugno. Un passaggio che il sindacato giudica positivo dal punto di vista procedurale, ma insufficiente a risolvere le gravi criticità operative.

Il Siulp sottolinea come la frequenza di rivolte e risse tra ospiti stranieri stia mettendo a dura prova il personale, costretto a operare in condizioni difficili e in ambienti che presentano anche seri problemi igienico-sanitari. “La sicurezza degli operatori è costantemente minata e il livello di stress psico-fisico è ormai logorante”, denuncia il sindacato.

Per questo il Siulp chiede interventi urgenti: ispezioni approfondite, chiarimento delle regole d’ingaggio per i reparti impiegati e un maggiore coinvolgimento delle autorità competenti nella gestione del centro. “Non possiamo più accettare che ogni responsabilità ricada solo sulle forze dell’ordine – ribadisce Digregorio – è necessario che ciascun attore della filiera amministrativa assuma le proprie competenze”.

Nella nota il sindacato esprime anche piena solidarietà agli agenti rimasti feriti, ribadendo che la situazione al Cpr di Palazzo San Gervasio non è più sostenibile senza un intervento deciso delle istituzioni.

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