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Taranto

Controlli a tappeto della Polstrada: multe, patenti sequestrate e un’officina abusiva chiusa

Intensificate le verifiche sulle principali arterie e nelle zone turistiche della litoranea jonica. Sanzioni per uso del cellulare alla guida, mancato uso di cinture e casco, e sequestro di un’attività di autoriparazione non autorizzata

Un posto di blocco della Polizia di Stato

Un posto di blocco della Polizia di Stato

TARANTO - Nelle ultime settimane la Polizia Stradale di Taranto ha potenziato le operazioni di controllo lungo le principali vie di accesso e uscita dalla provincia, con particolare attenzione alla litoranea jonico-salentina, affollata in questo periodo da turisti e vacanzieri.

Gli agenti hanno concentrato le verifiche sul rispetto delle norme basilari di sicurezza stradale, come l’obbligo di indossare la cintura di sicurezza, il divieto di utilizzo del telefono cellulare durante la guida e, per i motociclisti, l’uso del casco protettivo.

Oltre alla prevenzione, l’attività è stata mirata anche al contrasto di comportamenti pericolosi quali eccesso di velocità, distrazione al volante, mancato rispetto della distanza di sicurezza e inosservanza dei dispositivi di protezione, tutti fattori che possono mettere in pericolo la vita propria e altrui.

Durante i numerosi posti di controllo sono stati fermati centinaia di veicoli e motoveicoli. Le pattuglie hanno contestato svariate violazioni, tra cui la guida senza cintura, l’uso improprio dello smartphone e il mancato utilizzo del casco. Diverse patenti di guida sono state sequestrate perché, a seguito delle infrazioni rilevate, i conducenti non disponevano di un saldo punti sufficiente a garantirne la validità.

Nel corso di controlli mirati contro l’abusivismo commerciale, i poliziotti hanno scoperto nel capoluogo jonico un’officina per la riparazione di motoveicoli completamente priva di autorizzazioni. L’attività, infatti, non risultava registrata presso la Camera di Commercio di Taranto.

Tutte le attrezzature e gli strumenti presenti sono stati posti sotto sequestro, mentre al titolare sono state comminate sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 5.000 euro.

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