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Trani

Ferragosto con Califano, la Corte Davide Santorsola accende la notte del Palazzo delle Arti

Il 15 agosto arriva “Un bastardo venuto dal sud”, omaggio teatrale e musicale al “Califfo” ideato da Pietro Genuardi. Sul palco Fabio Cursio Giacobbe con Carla Bavaro e Alberto Iovene

Fabio Cursio Giacobbe in "Un bastardo venuto dal Sud"

Fabio Cursio Giacobbe in "Un bastardo venuto dal Sud"

TRANI - Sarà un Ferragosto di musica e poesia quello in programma a Trani, dove il Palazzo delle Arti Beltrani ospiterà lo spettacolo “Un bastardo venuto dal sud”, tributo a Franco Califano. L’appuntamento è fissato per venerdì 15 agosto nella Corte Davide Santorsola, con apertura porte alle 20.30 e inizio alle 21.00.

L’opera, scritta e diretta dal compianto Pietro Genuardi – attore, regista e doppiatore noto per i ruoli in “Il Paradiso delle Signore” e “CentoVetrine” – propone un viaggio narrativo e musicale che ripercorre la vita intensa e controversa del cantautore romano. Sul palco, l’attore Fabio Cursio Giacobbe guiderà il pubblico attraverso i ricordi, le passioni e le ombre del “Califfo”, affiancato dalla voce di Carla Bavaro e dal pianoforte di Alberto Iovene.

La regia ha scelto di partire dall’uomo dietro il mito, raccontando il poeta prima del personaggio. Il risultato è una narrazione autentica e coinvolgente che alterna musica, monologhi e atmosfere da night club romano anni ’70, con le donne al centro e il narratore in primo piano. Diciassette brani interpretati da Bavaro scandiscono la cronaca di una vita vissuta senza freni, mentre monologhi tratti dalle opere di Califano – tra cui “Pasquale l’infermiere”, “Piercarlino” e “Disperati pensieri di un impotente” – ne svelano il lato più fragile e introspettivo.

Califano ha lasciato un segno indelebile nella musica italiana, scrivendo per Ornella Vanoni, Mia Martini, Mina, Bruno Martino, vendendo oltre 30 milioni di dischi e ricevendo una laurea honoris causa in Filosofia dalla New York University per la capacità di sintetizzare l’essenza dell’uomo latino. Nonostante un lungo periodo di ostracismo, la sua eredità artistica resta viva e potente.

Il titolo dello spettacolo, tratto dal primo album del 1972, è una dichiarazione provocatoria che rispecchia la sua personalità: romantico, malinconico e sfrontato. L’interpretazione di Giacobbe non cerca imitazioni, ma propone un atto d’amore verso un artista che ha saputo raccontare l’Italia autentica.

I biglietti – poltronissima numerata a 20 euro e posto unico a 15 euro – sono disponibili al botteghino del Palazzo delle Arti Beltrani in via Beltrani 51 (aperto dal martedì alla domenica dalle 16.00 alle 21.00, chiuso il lunedì), sul circuito Vivaticket o tramite WhatsApp al numero +39 392 3892767. È possibile l’acquisto anche con Carta docente, Carta della Cultura Giovani e Carta del Merito.

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