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Regione Puglia

Welfare, 11,2 milioni per aumentare i servizi sociali e sostegno alle famiglie in terra di Taranto

Dal Programma Just Transition Fund fondi per riqualificare edifici pubblici e potenziare i servizi di cura. Sei Ambiti territoriali coinvolti, obiettivo: inclusione e riduzione delle disuguaglianze

Nelle Rsa pugliesi sono ora obbligatorie le telecamere

Una Rsa pugliese - archivio

TARANTO - Un investimento da 11,2 milioni di euro per trasformare il volto del welfare nella provincia ionica. È la somma stanziata dal Dipartimento Welfare della Regione Puglia nell’ambito del Programma Nazionale Just Transition Fund (JTF) Italia 2021–2027, destinata alla riqualificazione delle infrastrutture sociali pubbliche nei comuni del territorio.

Il piano punta a convertire edifici sottoutilizzati in spazi per la cura, l’educazione e la protezione sociale, con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze, combattere la povertà educativa e incentivare l’occupazione femminile. Un’azione che, come sottolinea la Regione, nasce dall’analisi dei bisogni locali e da una strategia di “transizione giusta” che non lasci indietro nessuno.

La misura è riservata esclusivamente alla Provincia di Taranto, area prioritaria per la transizione ambientale e sociale, dove fragilità economica e necessità di rigenerazione si intrecciano. “Non c’è transizione giusta senza giustizia sociale – ha dichiarato il presidente Michele Emiliano –. Investire nel welfare significa restituire dignità alle persone, alle famiglie e a chi ha bisogno di un sostegno concreto. È il volto solidale e inclusivo della Puglia che vogliamo costruire”.

I sei Ambiti Territoriali Sociali (Ginosa, Grottaglie, Manduria, Martina Franca, Massafra e Taranto) potranno candidare fino a due progetti ciascuno, per un massimo di 1,86 milioni di euro per ambito. Gli interventi ammissibili comprendono centri per minori, comunità per anziani e persone con disabilità, case rifugio per donne vittime di violenza, oltre a progetti innovativi legati alle esigenze sociali locali. La procedura di selezione avverrà in due fasi, con momenti di concertazione tra Regione, Ambiti e Comuni.

Questa è una misura di riequilibrio territoriale – ha osservato il consigliere delegato al Welfare, Ruggiero Mennea –. I servizi di cura liberano energie nei territori, soprattutto tra le donne, e aiutano a contrastare la povertà educativa. Offrire luoghi pubblici moderni e accoglienti significa creare cittadinanza attiva”.

La direttrice del Dipartimento Welfare, Valentina Romano, ha evidenziato che intervenire sulle infrastrutture sociali “vuol dire riconoscere il valore degli spazi nel produrre benessere” e ha spiegato che le procedure negoziali permettono di programmare gli interventi “ascoltando i territori e mettendo a sistema risorse, reti e competenze locali”.

Gli interventi rientrano nel Piano Territoriale per una Transizione Giusta della Provincia di Taranto e sono coerenti con il PR Puglia FESR FSE+ 2021–2027 e con il V Piano Regionale delle Politiche Sociali. Un passo, sottolinea la Regione, che unisce la transizione ecologica alla giustizia sociale, mettendo al centro persone e comunità.

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