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Bari

Regione Puglia, altri 3,5 milioni per “Impresa Possibile”

La dotazione del bando sale a 10,5 milioni per sostenere nuove imprese sociali. Finanziati 43 progetti in tutta la regione, dall’agricoltura al turismo accessibile

Ruggiero Mennea

Ruggiero Mennea

BARI - La Regione Puglia ha deciso di incrementare la dotazione dell’Avviso pubblico “Impresa Possibile”, portandola a 10,5 milioni di euro con un nuovo stanziamento di 3,5 milioni. La misura, gestita dal Dipartimento Welfare, aveva già registrato un’adesione straordinaria, esaurendo in tempi rapidissimi il budget iniziale di 7 milioni di euro.

L’obiettivo del bando è sostenere la nascita e il rafforzamento di imprese sociali capaci di generare un impatto duraturo nei territori pugliesi, puntando su inclusione lavorativa, innovazione culturale e sviluppo locale. Un’azione che, oltre a fornire risposte concrete alle fragilità sociali, mira a valorizzare il capitale umano, rigenerare comunità e stimolare nuova imprenditorialità ad alto valore sociale.

Il successo dell’iniziativa è stato trasversale, con progetti arrivati da tutte le aree della Puglia: Monti Dauni, Valle d’Itria, area metropolitana di Bari e Brindisino, a conferma dell’ampia ricaduta economica e sociale.

Ad oggi sono 43 i progetti finanziati, che spaziano dall’agricoltura sociale al co-housing per anziani, dal turismo accessibile ai laboratori artigianali per persone neurodivergenti, fino a hub digitali, lavanderie sociali e cioccolaterie solidali.

«Con “Impresa Possibile” abbiamo dimostrato che è possibile coniugare welfare e sviluppo economico – ha dichiarato il presidente Michele Emiliano –. Abbiamo intercettato una domanda di progettualità sociale che chiedeva solo di emergere e dato ai pugliesi in condizioni di marginalità l’opportunità di creare impresa».

Il consigliere delegato al Welfare Ruggiero Mennea ha sottolineato la scelta di intervenire subito per non disperdere l’energia emersa: «Ogni progetto che finanziamo è un pezzo di Puglia che si solleva, che include e rigenera».

La direttrice del Dipartimento Welfare Valentina Romano ha evidenziato l’importanza di un welfare generativo e condiviso: «Con questo avviso non finanziamo solo progetti, ma diamo gambe a idee che creano reti, lavoro e dignità, contrastando disuguaglianze e rafforzando la coesione sociale».

L’esperienza di “Impresa Possibile” viene così indicata come un modello virtuoso di intervento pubblico capace di unire partecipazione, fiducia e sviluppo sostenibile, con un impatto diretto sulle comunità e sulle persone più fragili.

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