Cerca

Cerca

Taranto

Ex Ilva, “Inserire clausola vincolante sull’Accordo di programma per accelerare la decarbonizzazione”

Il segretario generale della Fiom-Cgil Taranto Francesco Brigati chiede che l’intesa interistituzionale preveda impegni certi su forni elettrici e tempi di spegnimento dell’area a caldo

Francesco Brigati

Francesco Brigati

TARANTO - Proseguire la trattativa e rafforzare l’Accordo interistituzionale con una clausola vincolante che entri in vigore al momento della firma dell’Accordo di programma. È la proposta del segretario generale della Fiom-Cgil Taranto, Francesco Brigati, a poche ore dall’incontro del 12 agosto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che riunirà governo, commissari straordinari, enti locali e Regione Puglia per discutere il futuro dello stabilimento ex Ilva.

Brigati cita l’articolo 34 del Tuel, che disciplina gli accordi di programma tra enti pubblici, per chiedere che nella bozza attualmente in esame sia inserito il “no” alla firma immediata dell’intesa interistituzionale senza prima definire i contenuti dell’accordo di programma, come indicato in un documento dei gruppi di maggioranza del Comune di Taranto. Per il sindacalista, si tratta di uno strumento essenziale per fissare tempi, modalità e investimenti in grado di garantire il graduale spegnimento dell’area a caldo e l’utilizzo dei forni elettrici con tecnologia Dri, già finanziati.

Il leader della Fiom tarantina evidenzia anche una criticità nel recente aggiornamento del bando di vendita dello stabilimento, i cui termini per le nuove manifestazioni di interesse scadranno il 15 settembre. Nel comunicato del Mimit, spiega Brigati, si prevede un massimo di tre forni elettrici ma senza un vincolo alla realizzazione di una capacità produttiva di 6 milioni di tonnellate di acciaio, come previsto negli scenari A e B presentati dal ministro Adolfo Urso. “Questo elemento – avverte – deve spingerci a riflettere sul ruolo determinante che le istituzioni locali e regionali possono avere nella transizione ecologica dello stabilimento”.

Secondo Brigati, l’unica certezza attuale è che la produzione potrà continuare per i prossimi 12 anni a carbone, con il rischio di perdere l’occasione per una transizione attesa da lavoratori e cittadini. “Un accordo interistituzionale – conclude – vincolato all’accordo di programma ex art. 34 del Tuel può finalmente dare risposte concrete e assicurare investimenti certi verso la piena decarbonizzazione”.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Video del giorno

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori