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Il fatto

Sigilli a Statte: confermato il sequestro di 700mila mq legati all’ex Ilva

Provvedimento eseguito dai Carabinieri del Noe su disposizione del Gip di Potenza. Nell’area sarebbero stati accumulati, senza autorizzazioni, milioni di tonnellate di rifiuti industriali pericolosi e non

I mezzi dei carabinieri per il controllo ambientale

I mezzi dei carabinieri per il controllo ambientale -archivio

STATTE - Il sequestro di un’area di circa 700mila metri quadrati nel territorio di Statte, collegata all’ex Ilva di Taranto, è stato definitivamente confermato. Il provvedimento, originariamente disposto nell’ottobre del 2018, è stato eseguito nella mattinata di venerdì dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce e Potenza, in esecuzione di un’ordinanza firmata dal Gip di Potenza.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, all’interno dello stabilimento siderurgico sarebbero stati depositati in maniera incontrollata, e senza le necessarie autorizzazioni, circa 5 milioni di tonnellate di rifiuti industriali, sia pericolosi che non. Il materiale individuato comprende fanghi d’acciaieria, scarti e polverino provenienti dagli altiforni.

L’area sottoposta a vincolo, dal valore stimato in circa 1 milione di euro, resta dunque sotto sequestro nell’ambito di un’inchiesta che punta a fare chiarezza sulla gestione dei residui di lavorazione del polo siderurgico tarantino.

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