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Taranto

Emergenza 118, la Uil Fpl denuncia sprechi e chiede verifiche urgenti

Il sindacato arriva a parlare di possibile danno erariale: “Usate associazioni esterne nonostante la disponibilità del personale interno”

Mezzi della Sanitaservice di Taranto

Mezzi della Sanitaservice di Taranto

TARANTO - La gestione del servizio di emergenza 118 finisce al centro di una dura denuncia da parte della UIL FPL di Taranto, che, insieme alla dirigenza sindacale del settore, ha indirizzato una formale segnalazione al Commissario straordinario della Asl, Gregorio Vito Colacicco, e all’Amministratore unico di Sanitaservice, Giuseppe Pulito. Al centro della questione, una decisione che, secondo il sindacato, potrebbe arrivare persino a configurare un danno erariale e un uso distorto delle risorse pubbliche.

La vicenda - sostiene il sindacato - riguarda il ricorso ad associazioni esterne per coprire turni del 118, in particolare nella postazione di Taranto Nord, nonostante "il personale interno avesse già dato piena disponibilità e coperto i turni in modo regolare". La chiamata agli operatori esterni è stata comunque mantenuta, con relativo pagamento del servizio, generando secondo la UIL “una spesa ingiustificata”.

A farsi portavoce della protesta sono stati Fedele La Neve, responsabile sindacale RSA 118, e Giovanni Maldarizzi, segretario generale UIL FPL Taranto. “Il nostro personale ha dimostrato grande responsabilità, ma nonostante questo si è preferito esternalizzare il servizio – denunciano –”.

A rincarare la dose è il coordinatore territoriale Gennaro Oliva, che sottolinea come non si tratti di un episodio isolato. “Purtroppo – afferma – non è la prima volta che denunciamo casi analoghi. L’esternalizzazione, in presenza di risorse interne disponibili, non solo è inefficiente ma solleva interrogativi inquietanti sul perché si scelga questa strada”.

Il sindacato ha chiesto che vengano disposti immediatamente accertamenti approfonditi sul caso. In assenza di riscontri tempestivi, la UIL FPL si dice pronta ad avviare ulteriori azioni, incluse segnalazioni formali agli organi di controllo.

“Siamo di fronte a una situazione che lede l’interesse pubblico – concludono La Neve e Maldarizzi –. Serve chiarezza su queste pratiche che mettono in discussione la gestione delle risorse pubbliche e la tutela dei lavoratori. La cittadinanza merita risposte trasparenti”.

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