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Grottaglie

Stabilimento Leonardo, alta tensione: “Promesse disattese, futuro incerto”

Le sigle metalmeccaniche denunciano progetti fermi, dialogo assente e futuro legato solo alla produzione del B787

Lo stabilimento Leonardo di Grottaglie

Lo stabilimento Leonardo di Grottaglie

GROTTAGLIE - La tensione sale nello stabilimento Leonardo di Grottaglie, dove i sindacati FIM-CISL, FIOM-CGIL e UILM hanno lanciato un duro attacco contro la direzione aziendale, accusandola di aver disatteso impegni e di non essere trasparente. Nel comunicato congiunto diffuso oggi, i sindacati descrivono una profonda incertezza e frustrazione tra i lavoratori, che si sentono traditi dalle promesse mancate riguardo al futuro dello stabilimento.

La vertenza affonda le sue radici in accordi che avrebbero dovuto avviare la diversificazione industriale e il rilancio del sito. I sindacati ricordano in particolare l'accordo del luglio 2024, che delineava una strategia basata sulla partecipazione alla progettazione e produzione del prototipo VX4 di Vertical Aerospace, e lo sviluppo dei prototipi Proteus ed EuroMALE. A queste prospettive si aggiungeva l'attesa per l'affidamento dell'hangar 2 alla divisione Elicotteri, un ulteriore segnale di crescita e stabilità. Tuttavia, a un anno di distanza, la realtà è ben diversa. Le organizzazioni sindacali denunciano che tutti gli impegni sono stati di fatto disattesi. Dei tre progetti annunciati, solo quello relativo all'EuroMALE è formalmente in fase di sviluppo, ma anche le sue prospettive appaiono sempre più incerte a causa del possibile ritiro del Governo francese dal consorzio. Di fronte a questo scenario, la delusione dei lavoratori è palpabile. Nonostante la profonda incertezza, essi continuano a dimostrare quotidianamente il loro impegno, temendo che i loro sforzi siano vanificati da scelte manageriali che definiscono "difficili da comprendere e ancora più complesse da giustificare".

Una delle accuse più pesanti riguarda la totale mancanza di un dialogo costruttivo e trasparente. I lavoratori apprendono le informazioni più importanti solo attraverso gli organi di stampa, una prassi che compromette la fiducia e il rispetto reciproco. I sindacati sottolineano di aver già richiesto un chiarimento sugli accordi commerciali e le nuove iniziative, ma di non aver mai ricevuto una risposta concreta dall'azienda.

Dopo anni segnati dalla monocommittenza e dalle incertezze, i lavoratori di Grottaglie chiedono con forza un "piano di diversificazione concreto, serio e sostenibile". Sottolineano come le uniche attività effettivamente presenti nel sito continuino a essere legate alla produzione della fusoliera del B787, con un futuro che dipende ancora dagli accordi di riorganizzazione e dalla ripresa del cliente.

Di fronte a questa situazione insostenibile, i sindacati concludono il comunicato chiedendo un incontro chiarificatore che non può più essere rimandato. È giunto il momento di fare piena luce sugli impegni presi, sulle reali prospettive industriali del sito e, soprattutto, sul rispetto del ruolo e della dignità dei lavoratori. La risposta tocca ora alla direzione aziendale, che si trova di fronte a una richiesta urgente e non più differibile di dialogo, sulla base di un piano industriale solido e credibile.

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