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Bari

Accordo Regione–Arpal per rafforzare il lavoro di cura: nasce la rete stabile tra famiglie e assistenti

Un’intesa triennale per rendere strutturato e trasparente l’incontro tra domanda e offerta nel settore dell’assistenza familiare. Previsti elenchi accreditati, campagne informative, sostegno alle famiglie e valorizzazione professionale degli operatori

Regione Puglia e Arpal: un patto per rafforzare il lavoro di cura

Regione Puglia e Arpal: un patto per rafforzare il lavoro di cura

BARI - È stato presentato martedì 5 agosto, nella sala A del plesso Assessorati della Regione Puglia in via Gentile, il nuovo Accordo di collaborazione tra il Dipartimento Welfare regionale e Arpal Puglia, nato per rafforzare e rendere stabile il sistema di intermediazione tra famiglie in cerca di assistenza e lavoratori del settore.

L’intesa, firmata alla presenza dell’assessore alla Formazione, Istruzione e Lavoro Sebastiano Leo, del consigliere delegato al Welfare Ruggiero Mennea, della direttrice del Dipartimento Welfare Valentina Romano e del direttore di Arpal Puglia Gianluca Budano, punta a costruire un sistema strutturato e trasparente capace di mettere in contatto chi ha bisogno di cura e chi offre competenze professionali in un ambito in forte espansione, spesso caratterizzato da precarietà e isolamento.

Il Dipartimento Welfare coordinerà il progetto attraverso un Tavolo Tecnico permanente con i soggetti firmatari, per garantire governance e coerenza con le politiche sociali regionali. Arpal Puglia metterà a disposizione la rete dei Centri per l’Impiego come punto di accesso privilegiato, valorizzando i servizi già attivi di orientamento, formazione e inserimento lavorativo.

L’accordo prevede elenchi accreditati di assistenti familiari, aggiornati e consultabili, per garantire alle famiglie informazioni verificate su competenze, disponibilità e referenze. In parallelo saranno avviate campagne informative sui diritti, la sicurezza sul lavoro e i percorsi formativi, in collaborazione con gli Ambiti Territoriali Sociali, che avranno anche compiti di monitoraggio e raccolta dati.

Il progetto si inserisce nel quadro delle politiche di welfare di prossimità promosse dalla Regione Puglia, con particolare attenzione alle famiglie fragili, alle persone non autosufficienti e alla valorizzazione del lavoro di cura, svolto in larga parte da donne in contesti complessi. La Regione si impegnerà anche a supportare le famiglie nella gestione amministrativa, legale e contrattuale legata all’assunzione di assistenti familiari, grazie alle risorse assegnate agli Ambiti Territoriali e alla collaborazione con i servizi per l’impiego.

L’accordo triennale vuole creare una rete integrata di servizi in grado di fornire risposte concrete sia a chi necessita di assistenza, sia agli operatori che lavorano spesso nell’ombra. Attraverso il portale e l’app “LavoroXTe Puglia” sarà possibile pubblicare offerte di lavoro e candidarsi in maniera semplice e veloce.

«Oggi – ha dichiarato Sebastiano Leo – diamo valore a un lavoro silenzioso e indispensabile, riconoscendo la cura come parte integrante del nostro welfare e della nostra sanità. Dobbiamo superare precarietà e solitudine, offrendo strumenti concreti e tutele».

Per Ruggiero Mennea l’accordo rappresenta «un ponte tra famiglie e operatori della cura, capace di dare dignità a un lavoro invisibile e assicurare alle famiglie un sostegno sicuro e accessibile».

Secondo Valentina Romano l’obiettivo è «costruire un ecosistema territoriale che metta in rete bisogni e risorse, garantendo alle famiglie accesso facilitato ai servizi e agli assistenti percorsi lavorativi regolari».

Gianluca Budano ha sottolineato che la rete dei Centri per l’Impiego sarà il fulcro per orientare e informare, «favorendo l’incrocio tra domanda e offerta con professionalità riconosciuta e trasparente».

Un’azione che, nelle parole di Mennea, «mette al centro la persona, la relazione, il lavoro dignitoso e il diritto a ricevere e offrire cura, perché la qualità di una società si misura anche da come sa prendersi cura di chi si prende cura».

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