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Bisceglie
02 Agosto 2025 - 06:37
L'area ex Bimarmi a Bisceglie
BISCEGLIE - La prima fase della petizione popolare per la tutela della costa di Levante ha raggiunto il suo primo traguardo, raccogliendo 520 firme a sostegno della richiesta di impedire qualsiasi intervento edilizio nell’area di BiMarmi. L’iniziativa, promossa dalle associazioni Ambiente Giustizia Lavoro (AGL), ARCI – Circolo “Oltre i confini”, Fondo per l’Ambiente Italiano – Delegazione BAT, Legambiente – Circolo di Bisceglie, Libera il Futuro e Life 9.41, mira a proteggere un tratto di costa considerato di grande valore paesaggistico e ambientale.
L’appello, indirizzato a Prefettura, Soprintendenza, Comune e Regione Puglia, chiede di garantire legalità, salvaguardia del paesaggio e rispetto delle norme che regolano le aree vincolate. Al centro della mobilitazione c’è il timore di una possibile lottizzazione edilizia in un’area ritenuta incompatibile con nuove costruzioni.
Dei 520 sottoscrittori, 7 hanno firmato in rappresentanza di altrettanti soggetti collettivi, tra cui una formazione politica con rappresentanza in Consiglio comunale. Le restanti 513 firme sono arrivate da cittadini, fra i quali figurano 3 consiglieri comunali e il segretario cittadino di un partito politico, anch’esso presente in aula consiliare.
Le associazioni promotrici richiamano quanto espresso dal Ministero della Cultura, che in una relazione trasmessa al Consiglio di Stato il 24 gennaio 2023 ha ribadito la validità del divieto di edificazione previsto dall’articolo 45 delle Norme tecniche di attuazione del Piano paesaggistico territoriale regionale della Puglia. Secondo i promotori, ciò renderebbe impossibile il rilascio di pareri vincolanti, autorizzazioni paesaggistiche e permessi di costruire previsti dalla normativa vigente, poiché in contrasto con il vincolo paesaggistico.
Gli ambientalisti sollecitano inoltre il Comune di Bisceglie a modificare le previsioni urbanistiche per destinare in modo definitivo l’area a verde pubblico, in linea con il principio di “consumo di suolo zero”. Viene chiesto anche di adottare ogni provvedimento utile a difendere la legalità e a proteggere l’ambiente in tutta la città.
La petizione, corredata dalle firme raccolte, è stata già inoltrata alle istituzioni competenti. Vista la forte partecipazione, gli organizzatori hanno annunciato che nelle prossime settimane la raccolta delle sottoscrizioni sarà riaperta e verranno organizzate nuove iniziative pubbliche di mobilitazione per mantenere alta l’attenzione su questo tratto di costa minacciato.
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