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Taranto

Incendi, Rifondazione Comunista: “Servono più mezzi, personale e impedire le speculazioni”

Dati preoccupanti per l’emergenza roghi: in un mese 980 incendi in più, con la provincia di Taranto tra le più colpite. Carenze negli organici e ritardi nei mezzi aerei al centro delle accuse

Incendi, Rifondazione Comunista: “Servono più mezzi, personale e impedire le speculazioni”

L'incendio di ieri a Lido Silvana

TARANTO - L’ennesimo incendio divampato a Lido Silvana riporta in primo piano l’allarme incendi in Puglia, dove la stagione estiva sta registrando numeri drammatici. Secondo i dati della Protezione Civile, negli ultimi 30 giorni i roghi sono aumentati del 25%, pari a 980 episodi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Solo nella provincia di Taranto si contano 127 incendi.

A fronte di questo scenario, il Partito della Rifondazione Comunista denuncia gravi carenze nei mezzi e nel personale destinati alla lotta alle fiamme. Gli organici dei Vigili del Fuoco risultano ridotti del 30%, con 340 posti vacanti a livello regionale, di cui 40 nella sola Taranto. Situazione che, secondo il partito, incide pesantemente sulla capacità di intervento.

Nel mirino anche la mancata disponibilità di una flotta aerea antincendio regionale: le gare per l’acquisto dei mezzi, denunciano, rischiano di concludersi a stagione ormai inoltrata. Intanto, i Canadair continuano ad arrivare da basi lontane come Lamezia Terme, dal Lazio o persino dalla Liguria, nonostante la presenza dell’aeroporto di Grottaglie a pochi chilometri dalle aree più colpite.

Rifondazione sottolinea che i cambiamenti climatici anticipano ormai il periodo di massima allerta incendi già al mese di maggio, e chiede interventi immediati. In particolare, il partito propone di dislocare Canadair ed elicotteri antincendio a Grottaglie, rafforzare la vigilanza sul territorio e coprire al più presto tutti i posti vacanti nei Vigili del Fuoco.

Tra le richieste, anche il potenziamento dei Carabinieri Forestali con mezzi e tecnologie avanzate, oltre a un’azione incisiva contro la criminalità organizzata che, secondo il partito, sarebbe spesso responsabile dei roghi.

Infine, l’appello ai comuni perché rispettino la normativa sull’aggiornamento del catasto delle aree percorse dal fuoco, così da impedire per almeno 15 anni qualunque trasformazione urbanistica o speculazione edilizia. Un passaggio considerato decisivo per evitare che la devastazione ambientale lasci spazio a interessi economici privati.

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