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Il fatto

BCC San Marzano chiude il primo semestre 2025 con utili e raccolta in crescita

Volumi intermediati oltre il miliardo di euro, nuova espansione nel Salento e ulteriore calo dei crediti deteriorati

Emanuele di Palma

Emanuele di Palma

SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE - Numeri in forte crescita per la BCC San Marzano, che archivia il primo semestre 2025 confermando la solidità patrimoniale e la capacità di generare utili anche in un contesto economico e geopolitico ancora caratterizzato da incertezze. Il Consiglio di Amministrazione dell’istituto ha approvato il bilancio semestrale, mettendo in evidenza l’efficacia di un modello di business fondato sulla relazione con il cliente, l’innovazione tecnologica e una gestione improntata alla sostenibilità.

Al 30 giugno 2025, la raccolta complessiva ha raggiunto 970 milioni di euro, in aumento del 14% rispetto agli 850 milioni dello stesso periodo del 2024. Un dato che testimonia la fiducia crescente di soci e clienti verso la banca. Sul fronte degli impieghi, i finanziamenti erogati ammontano a 401 milioni di euro, con un incremento del 9,6% rispetto ai 366 milioni del primo semestre dello scorso anno.

Questi risultati confermano il ruolo attivo dell’istituto nel sostegno all’economia reale, con una particolare attenzione al tessuto produttivo locale e alle esigenze delle famiglie. La strategia di sviluppo si è tradotta anche nell’apertura di una nuova filiale a Porto Cesareo, che segna l’ingresso della banca nel mercato salentino. L’espansione proseguirà con l’apertura di un nuovo sportello a Nardò prevista per il primo semestre 2026.

Nel complesso, le masse intermediate hanno superato la soglia del miliardo di euro, sostenute da un modello di business che combina la vicinanza alle comunità locali con le soluzioni tecnologiche fornite dal Gruppo Cassa Centrale. Il numero complessivo di clienti è salito a 27.334, con una crescita dell’1,1% rispetto al 2024, un risultato superiore alla media delle altre banche del gruppo.

Dal punto di vista patrimoniale, il patrimonio netto si attesta a 87 milioni di euro, in crescita del 13%. L’utile semestrale raggiunge 5,2 milioni di euro, confermando la redditività della gestione. Sul versante della qualità del credito, l’NPL ratio è sceso al 3,81% (dal 4,82% del 2024), mentre il coverage medio del credito deteriorato si mantiene a un livello molto elevato, pari all’86,3%, a dimostrazione di una politica prudente nella gestione del rischio.

Il presidente Emanuele di Palma ha sottolineato come questi risultati siano frutto di una strategia fondata su crescita equilibrata, qualità del credito e attenzione alla sostenibilità. «Il nostro obiettivo – ha dichiarato – è proseguire lungo tre direttrici principali: aumentare i volumi mantenendo alta la qualità, sviluppare i servizi di consulenza evoluta e rafforzare i fattori abilitanti, a partire dalle persone e dal legame con la comunità».

Di Palma ha ribadito anche l’impegno della banca nel contrastare la desertificazione bancaria con l’apertura di nuove filiali e nel portare avanti il proprio percorso ESG. «La sostenibilità per noi – ha spiegato – non riguarda solo la transizione ecologica, ma anche la crescita sociale e culturale delle comunità. Abbiamo ottenuto la certificazione di parità di genere, che consideriamo un traguardo concreto nella promozione della diversità e dell’inclusione».

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